Brutte notizie: addio all’Ortofloricola. «Mancano forze nuove, chiudiamo»

L’annuncio Lettera del presidente Biffi ai sostenitori: non ci sono le condizioni per proseguire - Ma sul destino della Società hanno pesato anche le scomparse di Emilio Trabella e Luisella Monti

Como

Dopo quarant’anni di attività e quasi un secolo di storia la Società Ortofloricola Comense chiude battenti. Mancano nuova linfa e giovani energie. La città perde un riferimento nel campo florovivaistico.

«È vero, siamo in procinto di chiudere la società – spiega Luigi Biffi, agronomo e attuale presidente – non troviamo forze nuove, associati e sostenitori. Purtroppo come noto sono venute meno due colonne portanti, sono scomparsi l’ex presidente Emilio Trabella e la vice Luisella Monti. Per noi tutti erano un faro. Altri rappresentanti hanno lasciato il consiglio e diversi nostri simpatizzanti non hanno più voluto o potuto portare avanti le attività. Non siamo stati in grado di assicurare alla nostra realtà un ricambio. La pandemia poi ci ha abbattuto, di fatto sono due anni che non proponiamo più incontri e visite. Il mondo associazionistico in generale ha patito queste continue chiusure, l’allontanamento delle persone dalla socialità».

Senza l’Ortofloricola neppure avremmo avuto Orticolario

Abbiamo sempre meno tempo per noi stessi ed ancor meno da dedicare agli altri. Certo la Società Ortofloricola Comense per Como è un pezzo di storia. È stata costituita nel 1983 per continuare l’attività della Scuola di giardinaggio e floricoltura di Como, fondata nel 1934 con lo scopo di preparare e formare professionalmente personale per il settore floro vivaistico in fase di sviluppo.

«Negli ultimi anni la nostra sede era in piazza Santo Stefano nel centro civico – racconta Biffi – proponevamo incontri, visite guidate ai giardini delle ville, serate tematiche sulla botanica e il giardinaggio. Facevamo molte più cose prima del trasloco, a Sagnino dove c’è ora Sociolario. La floricoltura per i comaschi resta un patrimonio, ma per coltivare questo tesoro ci vuole tempo, interesse e impegno».

Secondo Biffi l’avvento di internet ha permesso a tutti con un click di carpire informazioni e suggerimenti su fiori e piante. Così il presidente della società ortifloricola ha scritto ai rimanenti sostenitori. «Gentili soci e amici, con profondo rammarico si comunica che, essendo venute meno le condizioni necessarie per la continuità della Società Ortofloricola Comense, si procederà alla chiusura della stessa. Si spera che negli utenti più affezionati rimanga il ricordo del lavoro pionieristico e generoso svolto dalla Società nel corso di un trentennio a beneficio del cittadini e del territorio. Si darà successivamente comunicazione riguardo alla destinazione dell’eventuale patrimonio residuo dell’associazione». Sono già stati avvisati della scelta i parenti di Trabella e di Monti. «È un grande peccato – racconta Valter Pironi, esperto nel settore e storica colonna della Fondazione Minoprio, la scuola agraria e florovivaistica – bisogna pensare che senza l’Ortofloricola non ci sarebbe Orticolario, è stata la società comense ad avviare questo importante evento. L’Ortofloricola è stata la prima scuola di giardinaggio lariana e poi ha continuato a promuovere eventi culturali. Per mettere in risalto le bellezze vegetali del nostro territorio. Per un luogo dove il legame con piante e fiori è cruciali, tra lago, giardini e ville».

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