Bus, altro giorno di caos
«Proteste giuste, non siamo pronti»

L’Agenzia per il trasporto ammette i disagi

Como

Per l’inizio del nuovo anno scolastico ha imposto gli incrementi dei prezzi dei biglietti e degli abbonamenti. Ora ammette i disagi e punta il dito contro Asf: «Forse sono stati valutati alcuni aspetti organizzativi».

Nell’ennesima giornata di caos per i bus degli studenti - molti dei quali lasciati a piedi - l’Agenzia per il trasporto di Como, Lecco e Varese recita il mea culpa: «Non ci aspettavamo tanti disservizi come quelli che stanno capitando - ammette Angelo Colzani, il presidente - forse sono stati sottovalutati alcuni aspetti per organizzare la ripartenza dell’anno scolastico. Capiremo insieme ad Asf come intervenire».

Ieri, dopo una settimana dall’inizio della scuola, la situazione non è cambiata: bus per gli studenti sovraffollati, in ritardo, lasciano a piedi gli alunni e si rompono perfino le porte. Le lamentele e le segnalazioni sui disservizi - con tanto di guasti alle linee urbane ed extraurbane dedicate agli studenti - si moltiplicano.

Ieri mattina alle sette e mezza - ad esempio - un nutrito gruppo di studenti dalla zona di Como Borghi è andato a scuola a piedi, il bus della linea 11 infatti era completamente pieno e raggiunta via Palestro ha perso una porta, si è rotta.

L’Agenzia per il trasporto, di fronte alla valanga di proteste, ora promette: « Capiremo insieme ad Asf se è possibile intervenire per potenziare le corse e modificare alcuni orari - garantisce ancora il presidente Colzani - Il termine delle lezioni dei vari istituti deve però essere più omogeneo, perciò inviteremo tutti i presidi a sedersi attorno ad un tavolo per fare il punto delle esigenze e delle criticità».

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