Camerlata, polemica sul taglio degli alberi. Il sindaco: «Erano pericolosi»

Via Longoni La spiegazione del blitz arriva direttamente da Rapinese: «Erano arrivati alla fine del loro ciclo vitale»

Sono almeno una decina gli alberi tagliati all’improvviso – all’alba di lunedì – in via Baldassarre Longoni a Camerlata, traversa di via Belvedere che conduce al campo di rugby. Erano piante alte, rigogliose, che facevano bella mostra svettando sopra l’area che conduce al campo di gioco.

La segnalazione dell’improvviso taglio – compiuto con la supervisione dei tecnici del Comune e, come detto, avvenuto nella giornata di lunedì – è giunta ieri dai residenti della via, sorpresi dall’accaduto e che negli anni avevano imparato ad amare quegli alberi che portavano anche ombra e refrigerio.

La spiegazione del perché di questa lunga serie di abbattimenti e tagli (stiamo parlando di almeno una decina di piante) è stata data ieri, ad intervento concluso, direttamente dal sindaco di Como Alessandro Rapinese: «Stiamo verificando in queste ore, non solo in quell’area ma in tutta la città, una serie di situazioni di pericolo per i residenti – ha detto il sindaco – Gli alberi in questione avevano di recente sofferto per la tempesta che si è abbattuta su Como e la sicurezza era stata minata. Abbiamo compiuto un sopralluogo, rilevando come fossero ormai giunti alla fine del ciclo vitale, ed inoltre avevano uno scarso affrancamento al terreno. Insomma, c’era il rischio che potessero cedere al suolo mettendo a rischio le persone».

Prosegue poi il primo cittadino: «Gli alberi che sono stati tagliati erano esposti a potenziali ribaltamenti e in quella zona ci sono anche delle case. Le stesse verifiche le stiamo portando avanti non solo lì, ma in tutto il territorio comunale». Poi la chiosa di Rapinese: «Ovvio che sia per un motivo ambientale sia per un motivo estetico, non ci divertiamo a tagliare gli alberi, ma la sicurezza viene prima di tutto e il livello di allerta è massimo. Il nostro intento è di eliminare tutti i pericoli potenziali presenti sul territorio dopo le dovute comunicazioni agli enti preposti».

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