Cantiere delle paratie in ritardo
L’opposizione: «Porfido elettorale»

Il capogruppo Pd in consiglio: «Ci hanno messo in difficoltà in modo strumentale». I Cinque Stelle: «Quello che temevamo sta succedendo». Rapinese: «Un cantiere scellerato»

Le condizioni del lungolago con il porfido già rovinato da una parte e l’annuncio che la ripresa del cantiere delle paratie non avverrà prima del 2019 dall’altra, scatenano le opposizioni.

In prima linea il capogruppo del Pd a Palazzo Cernezzi Stefano Fanetti: «Chi si è posto come salvatore della situazione, quindi regione, dimostra di non avere idea su come procedere e, dopo aver avallato tutte le scelte dell’amministrazione Lucini in passato, di aver agito strumentalmente per mettere in difficoltà il centrosinistra». E poi aggiunge: «Ovviamente noi responsabilmente siamo interessati a trovare una via d’uscita. Adesso, visto che la Regione si è presentata come la soluzione, vogliamo toccare con mano cosa farà».

Il capogruppo della lista civica Rapinese sindaco, Alessandro Rapinese, se la prende con il centrodestra: «Mi piacerebbe sapere se tutti i rappresentanti del centrodestra capiscono la gravità di quanto hanno combinato dieci anni fa con un progetto scellerato e ancora mi chiedo quali comaschi abbiano avuto il coraggio di rivoltarli». Polemico anche Fabio Aleotti, capogruppo del Movimento 5 Stelle: «Vorrei partire dal fatto che il porfido della campagna elettorale è durato giusto il tempo della campagna elettorale». Sui tempi lunghi per il ripristino del lungolago il pentastellato dice: «Nulla di nuovo sotto il sole, era quello che temevamo come comaschi e come cittadini e ce lo ritroviamo confermato. La palla passata alla Regione non è stata risolutiva dal punto di vista dell’intervento sui lavori».

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