Cantiere fantasma a Rebbio
Riparte dopo dieci anni

In via Cecilio all’ex Mesa si realizzeranno 68 appartamenti nell’area in cui oggi c’è soltanto uno scheletro delle palazzine

Lo scenario è quello della classica opera incompiuta, specialità tutta italiana. Dopo dieci anni abbondanti di stallo, però, i lavori per concludere le palazzine lasciate a metà nell’area dell’ex azienda chimica “Mesa” - in via Cecilio - dovrebbero riprendere.

La cooperativa Pellegrino Rossi, poi fallita, aveva firmato nel 2002 con il Comune una convenzione che prevedeva la realizzazione di 50 appartamenti su tre blocchi, per un totale di 11mila metri cubi. Data prevista per l’ultimazione dell’intervento: 2005. Le cose sono andate diversamente e ci si è fermati agli “scheletri” degli edifici, senza più ripartire.

La tanto attesa svolta ora è arrivata, sarà l’Aler - subentrata alla cooperativa - a costruire i 50 alloggi, anche grazie a un contributo della Regione. C’è inoltre una trattativa ben avviata per realizzare altri 18 appartamenti, nella zona che era in mano a un’altra cooperativa, la Italia Una, ora in liquidazione (la guida un commissario straordinario). In questo caso però manca ancora l’accordo tra Regione, Aler e privati. Oltre alle due cooperative e al Comune, c’è infatti un operatore privato che possiede nel comparto l’area con destinazione commerciale (è previsto per metà terziario e per l’altra metà una media distribuzione con tetto massimo a 1.500 metri quadrati). Si parla di incontri serrati, calendarizzati anche nei prossimi giorni, per arrivare alla definizione di un piano attuativo che potrebbe davvero eliminare lo scheletro affacciato sulla strada.

© RIPRODUZIONE RISERVATA