Caos viadotto, i tempi si allungano
Riaprirà ai Tir tra un anno e mezzo

Altra proroga chiesta dagli esperti del Tribunale. Perizia non prima del 30 giugno

Doveva essere inverno. Poi primavera. Siamo arrivati all’estate. Come ampiamente previsto dai più pessimisti (realisti?), la perizia finale degli esperti del Tribunale incaricati di stabilire se e quali errori sono stati compiuti nella realizzazione del viadotto dei lavatoi - e dai successivi mancati sopralluoghi - si allontana sempre di più.

Nei giorni scorsi i consulenti tecnici nominati dal Tribunale, hanno convocato un incontro nel loro studio a Torino con le varie parti coinvolte nel cosiddetta Atp (accertamento tecnico peritale) propedeutico a un’eventuale causa civile per danni. Il motivo dell’incontro - a cui il Comune ha partecipato con ben quattro funzionari, oltre al consulente tecnico nominato da Palazzo Cernezzi - era quello di trovare una conciliazione tra costruttori, progettisti e collaudatori del ponte da una parte, e la stessa amministrazione comunale dall’altra. Tentativo di conciliazione che ha portato i protagonisti della complicata vicenda giudiziaria a prendere tempo, per poter studiare un eventuale - ma improbabile - accordo sui danni evidenziati dai periti nella bozza preliminare della loro consulenza. E così il Tribunale ha concesso altro tempo per la conclusione dei lavori: la perizia è attesa - adesso, e salvo nuovi rinvii - entro il 30 giugno prossimo.

In attesa della conclusione della perizia, il Comune sta lavorando alla predisposizione di un progetto per la messa in sicurezza del viadotto. L’idea di Palazzo Cernezzi - stando al piano dell’assessore Vincenzo Bella - è riuscire ad arrivare alla pubblicazione del bando di gara d’appalto in estate (verosimilmente, comunque, non prima del deposito della perizia). In questo modo il cantiere potrebbe aprire all’inizio dell’anno prossimo. I lavori si stima dureranno 9 mesi, quindi per un altro anno e mezzo almeno il ponte resterà proibito ai Tir.

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