Carenza di infermieri
La Cisl: «Interventi in calo»

Il sindacato comasco denuncia una serie di criticità legate alla riforma sanitaria regionale

Como

Interventi in calo di un terzo a causa della carenza di infermieri. La denuncia arriva dalla Cisl, che evidenzia una serie di criticità della riforma sanitaria regionale. La Cisl si dice preoccupata «che Como perda sempre di più la centralità dell’offerta sanitaria, che sia relegata ai margini di altre città, quali Milano ma soprattutto Varese».

C’è anche «la preoccupazione per la riduzione dell’attività delle sale operatorie del Sant’Anna, che inesorabilmente aumenta il disagio e allunga a dismisura le liste di attesa o rende addirittura impossibile la fattibilità di alcuni interventi in elezione costringendo i cittadini a rivolgersi in altre strutture in altre città». Altro punto cruciale è la Cittadella della salute ed infine c’è la necessità di valorizzare i reparti di Medicina Interna. Ne hanno parlato Gerardo Larghi, segretario generale Cisl dei Laghi e Danilo Mazzacane, segretario generale Cisl Medici della Lombardia. Con Cesare Guanziroli, segretario provinciale Cisl Medici, Maria Polosa di Cisl Medici e Cristiano Casartelli di Funzione pubblica Cisl.«Abbiamo incontrato le forze politiche comasche per presentare le nostre preoccupazioni e proposte - chiarisce Larghi - non abbiamo alcun intento polemico, a noi interessa collaborare perché la sanità risponda alle esigenze dei cittadini». Mazzacane ha rimarcato che, insieme alle direzioni generali, si potrà cercare anche collaborazione da parte della Regione . «Le preoccupazioni espresse dai miei colleghi sono giuste - aggiunge Mazzacane - si tratta anche di problemi esistenti anche in altre strutture».

«Al Sant’Anna un terzo dell’attività chirurgica è venuta meno quest’anno - dice Polosa - non per un calo di richiesta, ma perché il Sant’Anna non è in grado di gestire la richiesta per carenza ingestibili del personale di sala operatoria, specie quello infermieristico». Interpellata su questo punto Asst Lariana ha fatto sapere che «a inizio anno c’è stata una flessione, a seguito della carenza di infermieri e anche di anestesisti. L’azienda ha messo in atto una serie di azioni, siamo in una fase di recupero e non rileviamo una situazione di particolare sofferenza».

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