Cronaca / Como città
Giovedì 23 Gennaio 2020
C’è chi dorme al gelo
Ma il Comune pensa ai rifiuti
L’amministrazione accusa i residenti: «Abbandonano ingombranti sotto i portici della città Da San Francesco al Crocifisso troviamo di tutto»
Sulle brandine dei dormitori della città ci sono 300 senzatetto, è tutto al completo. Altri 32 clochard sono addirittura formalmente in lista d’attesa e con ogni probabilità altrettante persone trascorrono la notte per strada. Il Comune però si concentra sugli ingombranti, sulle tv e sui manichini abbandonati da ignoti sotto ai portici dove si rifugiano i senza fissa dimora. «Nell’ottica del lavoro congiunto che si sta sviluppando per risolvere la situazione in particolare di San Francesco, Santa Cecilia e Crocifisso – questo è il testo di un comunicato ufficiale diffuso da Palazzo Cernezzi ieri mattina congiuntamente con la Caritas - in modo da aiutare le persone senza fissa dimora, è importante anche la collaborazione fattiva di tutta la popolazione. Rileviamo che in questi luoghi vengono scaricati rifiuti di vario genere, anche ingombranti come televisori vecchi, manichini, videocassette, tavoli, sedie rotte. Si ricorda ai cittadini che i rifiuti ingombranti e tutto ciò che si dismette in casa devono essere portati alla piattaforma ecologica».
La notizia dell’utilizzo improprio di questi spazio ha del clamoroso. Soprattutto perchè - sospettano il Comune e gli operatori delle reti di accoglienza - chi utilizza i portici a mo’ di discarica non è un senzatetto, i quali, anzi «consumano colazione, pranzo e cena in un luogo sicuro e caldo», per citare ancora il comunicato, e anzi «chi desidera dare il proprio contributo materiale può portare anche generi alimentari alle mense di via Tatti e di via Tommaso Grossi che li metteranno a disposizione di chi ne ha bisogno».
Quindi? Quindi chi scarica tutto quell’armamentario per strada, secondo Caritas e Comune, è in realtà residente, e le sue masserizie dovrebbe portarle in piattaforma ecologica. Resta il dubbio che davvero tutti i senzatetto della città riescano a consumare tre pasti al giorno gratuiti grazie allo sforzo degli enti caritatevoli e che quindi nessuno di loro abbandoni mai avanzi e residui di cibo dove non dovrebbero essere abbandonati.
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