Chiasso, il carico è radioattivo
Sul Tir un vecchio parafulmine

Respinto in Dogana un trasporto positivo ai controlli radiometrici - Trasportava materiale proveniente dalla demolizione di un edificio

Como

Un camion carico di materiale proveniente da un cantiere svizzero è stato respinto a Chiasso dai funzionari dell’Agenzia delle dogane in seguito a un controllo radiometrico: il mezzo è risultato radioattivo, non di una radioattività tale da renderlo pericoloso per la popolazione ma comunque oltre la soglia al di sotto della quale il transito sarebbe stato permesso.

Secondo quanto si è appreso, a bordo del mezzo c’era materiale proveniente dalla demolizione di un vecchio edificio in territorio ticinese, e destinato a una discarica in territorio italiano. Come sempre nel caso di mezzi che trasportino materiali ferrosi, l’Agenzia ha attivato una squadra di specialisti, che si occupano del rilevamento dei livelli di radioattività.

In questo caso la radioattività sarebbe dipesa dalla presenza di un altrettanto vecchio parafulmine, risalente probabilmente agli anni Quaranta o Cinquanta del Novecento, coibentato - come si usava all’epoca - con materiale radioattivo che a quanto pare lo rendeva più efficace.

Il camion è stato isolato in un’area di sicurezza mentre i funzionari dell’Agenzia delle dogane prendevano contatti e con i colleghi svizzeri e con la prefettura di Como che, forte del parere dell’Arpa, ne ha disposto il respingimento, così come prevede la normativa. Anche i doganieri svizzeri si sono ovviamente attrezzati per la ricezione del mezzo in spazi appositi. Prima di poter rientrare in Italia ed eventualmente raggiungere la discarica alla quale era destinato, il carico dovrà essere preliminarmente bonificato. A beneficio della popolazione va detto che in ogni caso, il livelli di radioattività non si sono mai rivelati tali da poter mettere a rischio la salute di chicchessia. Pare che a un paio di metri di distanza dal “cassone” che lo trasportava, il vecchio parafulmine e le sue radiazioni fossero già del tutto innocue.

© RIPRODUZIONE RISERVATA