Cronaca / Como città
Lunedì 16 Dicembre 2019
Città turistica? Non se si cerca un taxi
La protesta: «Di notte sono introvabili»
Un imprenditore: «Un’ora di chiamate, poi mi hanno detto che non c’erano auto». I tassisti: «Problemi in estate, i mezzi ci sono». E l’assessore apre a nuove licenze stagionali
Taxi introvabili a Como. Sia nella stagione turistica, quando cercare un’auto si rivela complicatissimo, ma anche in questo periodo. Di notte in modo particolare.
Chiamare uno dei radio taxi il sabato sera per capire i tempi necessari per “prenotare” una vettura (45 sono le licenze in città) al proprio domicilio - abbiamo provato anche noi - significa sentirsi rispondere che «ci sono poche auto» e che consigliano di attivarsi per tempo poiché «se sono impegnate magari in corse fuori città i tempi potrebbero essere lunghi». Invitano anche a «valutare soluzioni alternative per organizzarsi».
Il problema viene sollevato anche da chi, con i turisti, ci lavora. «Gestisco in città due locali e un piccolo hotel - racconta Fulvio Pizzetti - e in stagione turistica è successo molte e molte volte che clienti non trovassero taxi per muoversi e spesso mi sono offerto di dare passaggi in stazione in centro e nei vari ristoranti».
Dal canto suo Lorenzo Peroni, presidente dei tassisti di Confartigianato, dice: «I mezzi ci sono, facciamo anche le prenotazioni. Se capita che non ci siano è perché sono in servizio e sono occupate. Il Comune ci ha già convocato e il problema, inutile nascondersi c’è, ma in estate. In questa stagione, invece, di lavoro ce n’è poco. Il sabato pomeriggio si sta anche un’ora e mezza senza fare corse». E aggiunge: «Non ci divertiamo a lasciare a piedi la gente e, come i tutte le città di questo mondo, ci sono momenti dove ci sono delle file. Se è successo quello che riferisce il vostro lettore, mi spiace, ma evidentemente proprio in quel momento non c’erano auto».
Fatto sta che i problemi ci sono. L’assessore alle Attività Produttive Marco Butti dice chiaramente che «nel 2020 l’obiettivo concordato è quello di arrivare a portare in aula il nuovo regolamento in quanto tutti consapevoli che quello attuale è datato 1999, quando il turismo era ben lontano da quello di oggi»
. E conclude dicendo: «Altro tema è quello delle licenze stagionali da aggiungere per il periodo estivo».
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