Comasco nei guai per stupro in Australia
Ora sono nove le donne che lo accusano

Il titolare del ristorante “Lago di Como” resta in cella: ancora negata la cauzione

Como

Salgono al nove le accuse di violenza piovute addosso al comasco Alberto Nicoletti, 29 anni, bollato dalla Western Australia Police e dall’accusa come un «predatore sessuale» e che, proprio nei giorni scorsi, è stato formalmente accusato di un totale di nove episodio di violenza.

Nelle scorse settimane il procuratore di Perth, città della costa occidentale dell’Australia, ha formalizzato a carico del ristoratore comasco due nuove denunce.

La scorsa estate la polizia aveva diffuso delle immagini di un video ripreso dalle telecamere di sicurezza all’esterno di una toilette pubblica a Scarborough beach, immensa spiaggia affacciata sull’Oceano Indiano. In quel video Alberto Nicoletti, in compagnia dell’amico e dipendente Vincenzo Mineo, si vedono uscire da un bagno per disabili e allontanarsi mentre parlano assieme. Secondo la polizia pochi istanti prima, all’interno di quella toilette, i due avrebbero abusato sessualmente di una ventenne che avevano attirato nel bagno con la promessa di scambiarsi cocaina.

Le immagini video erano state divulgate con l’appello della polizia: chiunque riconosca i due uomini lo faccia sapere. E così ad agosto, quando i nomi di Nicoletti e Mineo sono stati associati ai volti di quei due giovani del video, sono anche scattate le manette. Complessivamente, a settembre, la pubblica accusa aveva contestato al ristoratore comasco ben sette episodi di violenza. Nei giorni scorsi alla mole di accuse si sono aggiunti altri due episodi, entrambi del 2018.

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