Cronaca / Como città
Giovedì 09 Novembre 2017
Como, benzina: è allarme
per la carta sconto «Spariti 5 milioni»
Legge di stabilità, cancellato il 20% delle risorse. La Lega: «Mossa stupida andranno tutti in Svizzera».Guerra (Pd): «Campagna elettorale, modifiche»
Basta una frase, poco più di una riga, per cancellare un comma. E far sparire 5 milioni di euro, pari al 20% dei fondi destinati alla riduzione del prezzo della benzina nelle zone a ridosso del confine.
La manina di qualche funzionario, intento a tagliare tutto il tagliabile, ha cancellato dal testo della Legge di stabilità - documento al vaglio delle commissioni parlamentari proprio in queste ore - il fondo istituito a gennaio di quest’anno per integrare i finanziamenti già riconosciuti dallo Stato alle Regioni confinanti con la Svizzera o con l’Austria. Le risorse per garantire il funzionamento della carta sconto benzina scendono così da 25 a 20 milioni, con una riduzione del 20%.
Il comma 2 dell’articolo 59 (titolo emblematico: “Misure di razionalizzazione della spesa pubblica”) prevede di abrogare la norma che istitutiva il fondo da 5 milioni e non è passato inosservato. Anzi, la Lega Nord è subito andata all’attacco: «Quella del Governo è un’operazione davvero stupida - tuona l’assessore regionale all’Economia Massimo Garavaglia (Lega Nord) - Un taglio del genere rende inefficace il sistema della carta sconto benzina con il risultato che tutti torneranno a fare il pieno in Svizzera. E pensare che l’operazione della carta fa incassare allo Stato più soldi (attraverso Iva e accise, ndr) rispetto alle risorse che vengono destinate allo sconto». Il deputato Mauro Guerra, relatore della legge di stabilità del 2016, legge che aveva reso stabile il fondo destinato alla carta sconto (un modo per non dover inserire ogni anno un provvedimento): «In questa prima fase - dice Guerra con la collega di partito Chiara Braga - gli uffici hanno previsto effettivamente la cancellazione di 5 milioni. Ma la volontà politica è quella di mantenere assolutamente tutti i fondi».
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