Como, candidati uniti
sull’area Ticosa
«Sì al parcheggio»

Accordo trasversale nel breve periodo. Senza nuove strutture spazio per circa duemila posti

Como

«Subito il parcheggio». Almeno su questo c’è un consenso trasversale tra i candidati sindaco di Como, Fabio Aleotti, Celeste Grossi, Mario Landriscina, Bruno Magatti, Alessandro Rapinese, Francesco Scopelliti e Maurizio Traglio. L’indicazione è emersa con chiarezza giovedì sera all’incontro organizzato da Confartigianato e coordinato dal nostro direttore, Diego Minonzio. A breve termine è generale la convinzione che l’utilizzo più opportuno e conveniente dell’area sia quello di adibirla a parcheggio. Si stima la possibilità di realizzare almeno duemila posti auto a raso.

Una grande area di sosta

Il tema della Ticosa è il grande nodo irrisolto della città dal 1982, l’anno in cui il sito venne acquisito dal Comune. In città molti ricordano la festa con fuochi d’artificio e cartelli pubblicitari affissi ovunque che si era tenuta all’inizio del 2007 per l’abbattimento del corpo a C. La spesa per la demolizione della vecchia fabbrica è stata quantificata in circa mezzo milione di euro. Ma non ha consentito di sbloccare la riqualificazione

Fabio Aleotti (Movimento 5Stelle): «Una grande area di sosta (con una nuova area verde) vicino al centro è necessaria - dice - aprire il parcheggio sarà una delle mie preoccupazioni da sindaco, è un intervento concreto, tra l’altro, per venire incontro a commercianti e artigiani».

Celeste Grossi (La Prossima Como) ha in mente un recupero più articolato: «Posti auto sì ma anche spazi per la cultura e il sociale e una cittadella dell’artigianato con spazi espositivi per valorizzare le imprese locali».

Sulla viabilità punta tutto Mario Landriscina (Forza Italia, Insieme per Mario Landriscina, Lega Nord e Fratelli d’Italia). «Appena ottenuta la disponibilità dell’area, contiamo di aprire il parcheggio e poi di creare una rotonda - dice Landriscina - sul lungo periodo sulla Santarella abbiamo già fatto un approfondimento con il rettore in modo da poter creare un polo legato all’università, che libererebbe gli spazi di via Oriani. Per quanto riguarda il resto dell’area ci sono diversi progetti, ma li sottoporremo alla città che potrà decidere con il massimo coinvolgimento».

«Indagine sul passato»

Bruno Magatti (Lista civica Civitas) ha curato in prima linea, come assessore all’Ambiente, le complesse (non sono ancora terminate), operazioni di bonifica. Solo per il sottosuolo sono già stati spesi 4,5 milioni di euro. Ma i costi potrebbero salire ancora visto che per l’ultimazione della cosiddetta “cella 3”, lo spazio vicino alla Santarella, potrebbero servire altri due milioni di euro. Un salasso per le casse comunali che, almeno in parte, si sarebbe potuto evitare se la destinazione dell’area non avesse previsto la residenza (come nel progetto Multi). «Un conto pesante che è necessario pagare perché siamo moralmente responsabili di ciò che lasceremo alle generazioni future - dice Magatti - cosa fare dell’area? Io credo che sia opportuno che decidano i cittadini». «Una volta eletto mi adopererò per fare in modo che il giudice sia messo in condizione di decidere in tempi brevi - spiega Alessandro Rapinese (Lista civica Rapinese sindaco) - inoltre è mia intenzione disporre un’indagine per chiarire le eventuali responsabilità nel passato: se qualche amministratore ha causato un danno sarà chiamato a risponderne». Sul cosa fare, le idee di Rapinese sono semplici: «Non servono altre case, uffici né, in quel posto, serve del verde - aggiunge - la funzione naturale dell’area dovrà essere quella di un parcheggio a disposizione della convalle».

Francesco Scopelliti (Liste civiche Como Futura e Giovane Como): «Bene il parcheggio, a me preme però che la progettazione dell’area sia frutto di un concorso con i più grandi architetti a livello internazionale».

Maurizio Traglio (Svolta Civica, Pd ed Ecologisti) punta sul parcheggio ma come soluzione tampone, non rinuncia a considerare soluzioni diverse nel lungo periodo. «Subito il parcheggio e la realizzazione di un parco urbano con ampia area cani - spiega - per il futuro immaginiamo di avere una struttura di innovazione tecnologica a stretto contato con l’università, un incubatore di start up. L’idea è poi anche quella di realizzare un auditorium di medie dimensioni e di pensare alla Santarella come sito dedicato all’arte in particolar modo all’arte moderna».

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