Como, cittadini e vip uniti
«Salveremo il cinema Gloria»

Sala piena allo Spazio Gloria venerdì sera alla presentazione di “Manchi tu nell’aria”, il progetto di azionariato popolare per acquistare lo storico cinema

Enzo D’Antuono, presidente del Circolo Arci Xanadù che gestisce la struttura da dodici anni, ha illustrato le linee guida di un progetto ambiziosissimo che, forse proprio per lo spirito un po’ donchisciottesco di questa impresa, ha attirato l’attenzione dei media anche a livello nazionale e raccolto sostenitori di grande prestigio nel mondo dello spettacolo.

Tra gli altri registi Mario Martone e Marco Bellocchio, gli attori Elio Germano e Marcello Fonte, i musicisti Massimo Zamboni ed Emidio Clementi, assieme Zerocalcare (all’anagrafe Michele Rech) che ha disegnato il manifesto della campagna (una delle ricompense del crowdfunding), a Giuseppe Palumbo, disegnatore di Diabolik, che interverrà nella sala di via Varesina il 12 marzo, quando verrà proiettato il documentario dedicato al celebre giallo a fumetti, e il gruppo del Terzo Segreto di Satira che sarà presente il 21 marzo.

Ma cosa perderebbe la città con la chiusura del Gloria (oltre a una sala cinematografica aperta più di 70 anni fa, nel 1948, unico monosala attualmente in funzione dopo la chiusura dell’Astra)?

«Xanadù conta oggi circa 2.500 soci – specifica D’Antuono - che sono un’enormità per un luogo come Como. È aperto da settembre a maggio praticamente tutti i giorni, nel solo 2018 abbiamo proiettato 95 film, sia con la normale programmazione che con rassegne come “I lunedì del cinema”, e ospitato ventuno eventi live. Abbiamo dato ospitalità a 18 associazioni e 12 scuole per realizzare proprie iniziative, abbiamo organizzato il festival di cinema indipendente “Fuori mercato”. Inoltre, tanto per non farci mancare nulla, da giugno ad agosto trasferiamo l’attività all’aperto con rassegne estive come “35 mm sotto il cielo”, “Sdrive-in”, “Tra la luna e le stelle” per un totale, sempre nel 2018, di 45 serate di proiezioni. Tutto questo fa di Xanadù e dello Spazio Gloria un vero e proprio polmone culturale per Como e il suo territorio». Tutti d’accordo? Le perplessità non sono mancate, soprattutto di fronte alla cifra complessiva – 750mila euro – che sembra davvero un’enormità anche se la parte interessata dall’azionariato si limita a “soli” 350mila euro.

Il dibattito serviva proprio per confrontarsi, ma un primo dato è sicuramente confortante: ancora prima che la serata iniziasse erano già stati raccolti 3mila euro di donazioni.

Per chi fosse interessato sul sito www.spaziogloria.com è possibile donare direttamente o ricevere tutte le informazioni tecniche in merito.

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