Como, dal Monti a viale Geno,
Ecco i debitori eccellenti

Tra i locali indietro con la Cosap il caffè di piazza Cavour («ma stiamo già saldando») e i ristoranti del gruppo Fanny. L’elenco dei “ritardatari” comprende 34 attività per un debito di 115mila euro

Tra i 34 locali della città che hanno mancato di pagare la tassa per l’occupazione del suolo pubblico (per un arretrato complessivo di 115mila euro) compaiono un paio di nomi “illustri”.

Il bar Monti di piazza Cavour, per esempio, negli elenchi di Ica veniva segnalato per un debito di circa 10mila euro mentre altri 50mila sono ascritti, negli elenchi di Ica (la società di riscossione incaricata di esigere gli arretrati per conto del Comune), al gruppo “Fanny”, società che risulta gestire altre attività rinomate, quali la Darsena e l’Antica Riva in viale Geno, il Vecchio borgo in piazza Matteotti (non è possibile stabilire a quali di queste attività, o ad altre della stessa proprietà, sia riconducibile il debito).

Per quanto riguarda il Monti, uno dei locali più celebri della città (e non solo a queste latitudini), Giorgio Colombo, il titolare, garantisce: «Si paga tutto e senza discutere,non mi piace passare per quello che non rispetta le regole. Io posso parlare del mio caso. Nel 2015 c’è stato un cambio di gestione, e non per colpa del Comune o di Ica c’è stato un errore nella comunicazione del subentro, così si è accumulata una somma importante per l’occupazione del suolo fino al 2017. Per l’esattezza sono 52mila euro».

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