Como, ecco le telecamere
Dai giardinetti alle maxi rotonde

Apparecchi già messi in via Anzani e via Leoni:in totale saranno oltre 70 e saranno pronte entro maggio

Nuove telecamere ai giardinetti, ma anche in centro, nella zona stadio e nelle principali rotonde di accesso alla città. I lavori, bloccati nelle scorse settimane a causa dell’emergenza sanitaria, sono iniziati nei giorni e le prime sono già visibili nei parchi giochi (al momento chiusi) di via Anzani e via Leoni.

Ieri sono stati effettuati diversi sopralluoghi con il dirigente dei Servizi informativi Giovanni Fazio e i referenti dell’azienda che si è aggiudicata l’appalto. In particolare si sono verificati i cinque punti extra dove verranno posizionati apparecchi per la videosorveglianza: rotonda tra Lora e Lipomo, quella tra il viadotto dei Lavatoi e via Canturina e ancora l’uscita dell’autostrada di Monte Olimpino, l’incrocio tra via Paoli e via Pasta e quello tra via Tentorio e via Del Lavoro.

Nel dettaglio è prevista la sostituzione di diversi impianti a cui si aggiunge l’installazione di nuove telecamere per un totale di una settantina di apparecchi.

Gli interventi, che ci concluderanno per la metà di maggio, riguarderanno anche tutta l’area stadio con nove apparecchi collegati direttamente alla centrale operativa della Polizia locale. Il progetto da 240mila euro prevede il posizionamento di telecamere in via Tatti, due a Palazzo Cernezzi (dotate del sistema di riconoscimento facciale che, però, sarà disattivato in quanto per il momento non c’è il via libera da parte del Garante) e ancora museo Garibaldi, Monumento alla Resistenza. Nuove telecamere sulla diga foranea e al Tempio Voltiano. Potenziamenti previsti in piazza Duomo, Villa Olmo, ma anche in zona come piazza Gobetti o il parcheggio dell’Ippocastano arrivando a Camnago, Rebbio e Lora. «Stiamo finendo di mettere a punto il potenziamento del sistema di videosorveglianza in città che da tempo necessitava di essere adeguato e implementato - precisa l’assessore alla Sicurezza Elena Negretti - Il tema della sicurezza è dichiaratamente prioritario per l’amministrazione e abbiamo colto anche l’occasione dei bandi che ci hanno permesso di accedere a contributi economici per costruire un sistema di monitoraggio adeguato alla nostra città». Poi aggiunge sulla dislocazione degli apparecchi: «La scelta di distribuire le telecamere su diverse zone, lungo strade o nei parchi pubblici, permetterà di avere una supervisione complessiva sul territorio cittadino e di orientare i controlli specifici. Questi strumenti potranno fornire informazioni importanti o in qualche caso addirittura determinanti per accertare comportamenti illeciti e responsabilità». 

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