Cronaca / Como città
Domenica 31 Dicembre 2017
Como, filo spinato al Val Mulini
L’assessore contro don Giusto
Vincenzo Bella attacca il sacerdote sull’intervento anti migranti. «Sono io quello scandalizzato. Opera provvisoria e per motivi di sicurezza»
Como
«Quel filo spinato che, in alto, corre verso l’esterno, ricorda un campo di concentramento».
Dopo aver collocato un’immagine della Natività nell’androne recintato dell’autosilo Val Mulini, il parroco di Rebbio don Giusto Della Valle aveva attaccato la decisione del Comune di “blindare” la struttura, trasformata nelle scorse settimane in rifugio di fortuna per decine di migranti. Critiche pesanti, quelle del sacerdote, da sempre in prima linea nell’accogliere i meno fortunati: «Trovare recintato quel posto - ha detto tra l’altro - è presagio di brutte cose, è uno scandalo. Pur con tutti i limiti, era stata una soluzione trovata dai cittadini per dare un minimo di accoglienza (alcuni volontari della rete Como Senza Frontiere e di altre realtà avevano anche fornito tende da campeggio ai presenti, ndr)». E sulla cartolina di auguri inviata in questi giorni don Giusto ha scritto: «Gesù è venuto per abbattere i muri».
I commenti sulla blindatura del l’autosilo non sono piaciuti, per usare un eufemismo, al Comune. Tanto che ieri è arrivata la replica, durissima, dell’assessore ai Lavori pubblici Vincenzo Bella. L’assessore è andato su tutte le furie quando ha letto il paragone con un campo di concentramento: «Paragonare le recinzioni al piano terra dell’autosilo Val Mulini a quelle di un lager - queste le parole di Bella - è un’offesa non al fatto che il Comune abbia deciso di recintare degli spazi privati ma alla memoria dei 15 milioni di morti nell’Olocausto». «Mi meraviglio - aggiunge l’esponente dell’esecutivo guidato da Mario Landriscina - delle affermazioni di don Giusto Della Valle e sono io ad esserne scandalizzato».
Bella poi giustifica così la scelta di intervenire posizionando anche del filo spinato: «La decisione di recintare quelle aree è stata presa nell’ambito dello sgombero per ragioni igieniche, di opportunità e sicurezza. Il filo spinato in cima è una soluzione provvisoria».
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