Como, gli insegnanti del no al posto
Ma il sindacato li attacca

Scatta la polemica sulle sedi lontane per gli ha ottenuto il contratto a tempo indeterminato. Cisl e Cgil però consigliano i docenti di accettare la sede anche se lontana

Como

Posto indeterminato, ma lontano da casa? C’è chi ha detto di no. Questi sono i giorni caldi della così detta fase B, quella con cui la riforma della Buona Scuola vorrebbe assumere una infornata di nuovi docenti, da anni precari. Il ministero dell’istruzione sta inviando le mail agli insegnanti interessati chiedendo se accettano o rifiutano la destinazione proposta.

Tempo indeterminato

Sì, perché il contratto a tempo indeterminato sarà lontano dalla propria provincia. I sindacati a Como consigliano di rispondere si. «Altrimenti faremmo una figuraccia – dice Adria Bartolich, segretaria di Cisl scuola per Como e Varese – sono anni che parliamo di precariato e ora che assumono dire di no distruggerebbe l’immagine di una intera categoria di lavoratori».

L’articolo completo e le testimonianze su La Provincia in edicola.

© RIPRODUZIONE RISERVATA