Como, la catena umana
dell’Italia che «resiste»

Un centinaio di persone alla manifestazione attorno a Palazzo Cernezzi

Anche a Como, un centinaio di persone ha aderito all’«autoconvocazione spontanea di cittadini e associazioni. Abbiamo scelto di resistere alle scelte inumane di chi vorrebbe lasciar morire in mare chi scappa dalla guerra, dalla fame o dalla povertà. Non vogliamo si torni indietro mai piú».

La manifestazione, non organizzata da nessun associazione o partito, ha visto la partecipazione e gli interventi di diversi gruppi, da Como Senza Frontiere all’ Arci, dal Partito democratico a Rifondazione.

Nella notte fra venerdì e sabato, c’è stata un’azione dimostrativa del capitolo comasco di Forza Nuova, formazione neofascista che si è spesso pronunciata su fatti di politica cittadini tramite striscioni appesi poi in diversi luoghi della città.

Alla catena umana hanno preso parte anche diversi consiglieri comunali (da Bruno Magatti di Civitas a Patrizia Lissi del Pd arrivando al segretario cittadino Tommaso Legnani).

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