Como: nuova Villa Olmo
Ma ostacoli per i disabili

Impossibile muoversi in carrozzina. Inaccessibili anche i bagni rifatti solo quattro anni fa

Un parco incantato costellato di fiori e la facciata completamente rimessa a nuovo, ma non è tutto oro a Villa Olmo. Dietro alla bellezza che si nota al primo sguardo ci sono tante cose che non funzionano.

Il primo problema riguarda l’accessibilità alle carrozzine e ad essere più in difficoltà sono principalmente i disabili. Entrando da via Cantoni si nota subito che manca un pezzo di “grigliato” verso sinistra, da dove parte il percorso protetto. Alcuni metri dopo inizia effettivamente il tratto di ghiaia compressa dalla griglia (ma prima va raggiunto) che prosegue verso la villa. Finisce sotto l’arcata ed è impossibile proseguire sul retro. Un disabile è costretto ad andare avanti costeggiando la villa per dirigersi verso il cancello del lido, ma anche in questo caso l’ultimo tratto è privo del supporto specifico.

Ma non è tutto. Il consigliere comunale Fulvio Anzaldo (lista Rapinese) ha segnalato un’altra anomalia che ha dell’incredibile. Il bagno realizzato all’ingresso di Villa Olmo, dietro la ex casa del custode, è stato il primo tassello del recupero del compendio. Non inserito nel maxi progetto, ma finanziato con la tassa di soggiorno, è stato costruito nel 2014. All’esterno c’è abbandonato sulla finestra un cartello arrugginito che indica che i servizi sono accessibili anche ai disabili. Basta però girare l’angolo per riscontrare che non è così. I bagni realizzati sono effettivamente anche per chi è in carrozzina, ma non si può entrare. Il motivo? Semplice: davanti alla porta di ingresso di quello delle donne c’è un gradino, per quelli degli uomini ce ne sono addirittura due. Il simbolo della carrozzina è stampato sulla porta del servizio, ma si può solo vedere in lontananza.

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