Como: scontri al derby
29 ultras sotto accusa

La Procura chiude l’inchiesta sulle violenze compiute prima e dopo Como-Varese del gennaio scorso. Per 24 la magistratura ha emesso un decreto penale di condanna. Cinque le posizioni più gravi: rischiano il processo

La Procura di Como presenta il conto per tutti i 29 ultras denunciati dalla digos per gli scontri ai margini del derby Como-Varese dello scorso gennaio. Il pubblico ministero Giuseppe Rose ha chiuso l’inchiesta sulle violenze prima e dopo il match al Sinigaglia, quando l’area tra viale Rosselli e viale Masia venne trasformata in un insensato campo di battaglia, e ha emesso 24 decreti penali di condanna e cinque avvisi di chiusura indagini, propedeutici - salvo cambi di rotta dell’accusa da qui alle prossime tre settimane - alla richiesta di rinvio a giudizio.

L’accusa per tutti è di interruzione di pubblico servizio, per aver partecipato all’improvvisato corteo pre-partita nonché al blocco di viale Rosselli con la conseguente cancellazione di alcuni bus di linea, e di aver violato il testo unico di pubblica sicurezza per aver dato via al corteo non autorizzato. Quindi, a vario titolo, sono accusati di aver acceso fumogeni in strada (Lori, Bonetti e Bahig), di aver lanciato un fumogeno acceso contro i poliziotti schierati per dividere gli ultras lariani da quelli del Varese (Bonetti).

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