Como: «Tempio Voltiano
Tutto rimane bloccato»

Dopo l’appello su L’Ordine della discendente dello scienziato, le prime risposte dalla città, Frangi (Fondazione Volta): «Progetti e soldi ci sono». Pia Ripamonti: «Non si è trovata l’intesa con il Comune»

Como

Il Tempio Voltiano compie 90 anni e li dimostra tutti. Parzialmente chiuso da più di due anni e mezzo a causa del distacco di una porzione del soffitto, è ancora in attesa di un intervento. Ma anche a lavori effettuati, quello che si presenterà al pubblico sarà un allestimento irrimediabilmente datato.

Progetti e possibili finanziatori per un rilancio - auspicato sull’ultimo numero dell’ “Ordine” anche da Alessandra Roseo Volta, discendente dello scienziato - ci sarebbero anche, quello che manca è un interlocutore nel Comune. Lo dicono Fondazione Volta e Rotary Como Baradello mentre l’Associazione Margherita Ripamonti parla di mancata intesa .

Modello gestionale

«I progetti ci sono - dice Mauro Frangi, presidente della Fondazione Volta - si tratta di capire a quali condizioni si possono realizzare. Credo che se mutassero le condizioni non sarebbe difficile trovare risorse per un intervento anche qualitativamente importante che però si deve accompagnare a un modello gestionale pubblico-privato che renda il bene fruibile nel migliore dei modi. Vediamo se la prossima amministrazione sarà interessata a seguire questi percorsi».

È ancora in cantiere anche il progetto del Rotary Como Baradello di fare omaggio al Tempio della vecchia lanterna del Faro Voltiano, restaurata e ora in attesa in un magazzino.

«Il problema - spiega Giorgio Carcano - è che volevamo inserire quell’elemento originale del 1927 all’interno di un progetto di sistemazione e modernizzazione. Ma siccome non ci sono proposte concrete dal Comune è tutto sospeso. Noi siamo pronti, si parlava di un progetto multimediale anche in collaborazione con l’associazione Margherita Ripamonti, ma anche quel progetto non è andato in porto. Confidiamo nella prossima amministrazione».

Museo ad alto potenziale

«La nostra associazione - spiega Pia Ripamonti - si è a suo tempo interessata al Tempio Voltiano sia per quanto riguarda la soluzione ai problemi strutturali emersi nel corso dell’estate del 2014 sia per un più complesso progetto di rilancio di questo museo con così alto potenziale. Non è stato tuttavia trovato un punto d’incontro con le amministrazioni e ci siamo ritirati».

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