Como turistica, ma non troppo
Tra erba alta e buche

La denuncia: in viale Geno la passeggiata dei visitatori è diventata uno slalom

Una nuova forma di turismo, lo slalom tra buche ed erbacce?

Viale Geno purtroppo è diventato un percorso così tra asfalto sconnesso, cantieri e zone abbandonate. Il primo tratto, quello che consente di avvicinarsi al lago senza avere la visuale ostacolata dalle grate e dal cantiere infinito delle paratie, inizia con i jersey in cemento utilizzati da alcuni come panchine.

C’è chi suggerisce, a questo punto, che vengano messe delle panchine a delimitare la parte pedonale da quella aperta alle auto in modo da migliorare la situazione almeno dal punto di vista estetico. L’asfalto è una lunga scia di rattoppi in tempi diversi e in materiali altrettanto diversi. Si arriva alla piazza della funicolare (fortunatamente è stato risolto il problema dei cumuli di rifiuti che restavano per ore nei pressi delle attività commerciali in attesa del ritiro) e poi, proseguendo lungo la strada, si incontra la nuova area rimessa a nuovo l’anno scorso. Un intervento che aveva sollevato più di una polemica per la soppressione di numerosi posti auto senza la sistemazione della strada che, ancora oggi, è piena di buchi e in alcuni punti emerge anche il vecchio porfido.

Ma anche le nuove aree verdi, dove sono stati piantati gli alberi regalati al Comune dalla Famiglia Comasca, sono abbandonate. Le panchine (che avevano suscitato lamentele per l’assenza dello schienale, che verrà posato nelle prossime settimane) anziché avere la vista lago, ce l’hanno sulle erbacce altissime. C’è anche l’impianto di irrigazione, peccato che non ci sia alcuna manutenzione del verde che, a parte gli alberi, è costituito solo da erba molto alta.

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