Cronaca / Como città
Sabato 03 Febbraio 2018
Como: via Milano verso la riapertura
«Ma così lo smog peggiorerà»
IIl Comune pronto a togliere il divieto di transito dalle 7 alle 9. Marzorati: «Che errore». L’assessore Bella: «Per ora solo un esperimento»
Non c’è una data ufficiale, ma a breve, e solo per un periodo circoscritto, le macchine torneranno a circolare in via Milano Alta anche dalle 7 alle 9 del mattino. I contrari, fra cui il mondo ambientalista, appena annunciata la misura, hanno sottolineato come, complice il semaforo breve, la colonna di macchine che probabilmente si formerebbe incrementerebbe e non di poco lo smog. Non il massimo, in una città fra le più congestionate d’Italia, con un giorno su tre alle prese con un’aria irrespirabile.
Pro e contro
Contraria alla riapertura è Roberta Marzorati, pediatra e abitante della via: «Ci fu una lunga battaglia fatta di petizioni con raccolta firme iniziata nel lontano 1991 da parte dei residenti. A più riprese il problema fu portato in consiglio comunale e all’attenzione delle varie giunte con la continua contrapposizione tra commercianti e residenti. Si chiedeva la chiusura totale della strada: con lo stop dalle 7 alle 9 ci si è concentrati sulla velocizzazione dei mezzi pubblici, mentre noi puntavamo sull’eliminazione delle auto per un traffico bloccato da un semaforo corto».
Secondo Marzorati, pedonalizzare interamente via Milano (alta e bassa) potrebbe essere una soluzione attorno cui fare uno studio approfondito.
Non della stessa opinione l’assessore alla Viabilità Vincenzo Bella, il quale peraltro sottolinea la durata transitoria e il carattere sperimentale del provvedimento: «Innanzitutto le macchine, oggi, passano da via Grandi e non cambia molto in termini di smog. L’inquinamento è un problema complessivo, molto importante e da tenere in debito conto, le valutazioni su quest’argomento vanno fatte su aree omogenee, non certo su una strada e basta». E sull’argomento aggiunge: «La riapertura sarà solo per un periodo, e visto che vogliamo affrontare in maniera oggettiva i problemi, ho chiesto di fare valutazioni tecniche fra cui ci sono i dati sull’inquinamento».
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