Conservatorio, al via il corso di pop-rock
Tra i prof il tastierista dei Subsonica

Boosta sale in cattedra per insegnare l’arte della composizione pop - Il direttore Balzaretti: «L’apertura ad altre sonorità e ad altre musicalità è un bel segnale»

Boosta sale in cattedra, il corso di pop-rock per gli accademici del Conservatorio Verdi è pronto a partire. Davide Dileo, il musicista torinese diventato famoso dietro alle tastiere e agli effetti speciali dei Subsonica, è uno dei più illustri docenti che faranno partire a Como, unico nel panorama nazionale, un corso sulla composizione pop.

Le prime lezioni sono state fissate in via Cadorna per la prossima settimana. In questi mesi, il lancio dell’offerta formativa è avvenuto a dicembre, sono stati selezionati soltanto sette studenti tra una cinquantina di domande piovute da mezza Italia, sono stati considerati all’altezza della sperimentazione musicale.

«Siamo pronti, la settimana prossima si parte - spiega Carlo Balzaretti, il direttore del Conservatorio Verdi - abbiamo puntato sull’eccellenza, selezionando solo pochi studenti che sappiamo con certezza avere doti e interesse. Sono emerse delle personalità di spicco, come del resto sono di spicco le personalità dei docenti in arrivo a Como». Per la cattedra di “musica e produzione d’insieme” c’è Lorenzo Poli, stimato bassista, anche se in realtà sa suonare praticamente ogni strumento, è un professionista che ha suonato con Zero, Battiato, Mina e Celentano, senza dimenticare Rossi, Antoniacci, Ruggeri e Ron. Simone Bertolotti, per “tastiere e produzione”, ha lavorato per Laura Pausini, Elisa e Ramazzotti; su Fabrizio Bianco, insegnante di “composizione e produzione”, già nelle fila della Sony, della Universal e della Warner, basti dire che si è formato ascoltando la voce e le note di Pat Metheny, uno dei più eclettici chitarristi che l’America abbia mai ascoltato. Quanto a Boosta le sonorità di un disco come Amorematico, e prima ancora di Microchip emozionale, hanno fatto ballare intere generazioni nate tra gli ottanta e i novanta proprio all’alba del nuovo millennio, non tutti i fan però sanno che questo musicista è anche autore e compositore, che ha scritto per Einaudi e per La Stampa, che ha lavorato con gli artisti più di successo del palcoscenico non solo italiano, che è un conduttore radiofonico e un insegnante ad Amici di Maria De Filippi.

«È un bel segnale - commenta ancora Balzaretti - un’apertura ad altre sonorità, ad altre musicalità. Speriamo che questa invenzione faccia diventare il Conservatorio di Como un riferimento a livello nazionale, questa è una offerta formativa che non ha eguali in Italia, è unica nel suo genere».

Quest’anno il Conservatorio è arrivato a contare 505 allievi, secondo le autorità accademiche non sono mai stati così tanti. Non a caso ci sono grandi problemi di spazio, servono aule per suonare, si è guardato agli spazi lasciati vuoti in via Castelnuovo dal Politecnico, il Comune ha chiesto ospitalità all’Insubria in Sant’Abbondio. Il corso di composizione pop, al suo primo anno, si concluderà il prossimo 31 ottobre, gli allievi saranno certo protagonisti della fiera della musica Fim a Lario Fiere. In aprile invece il Conservatorio si prepara a festeggiare con grandi concerti ed eventi i suoi primi vent’anni come sede autonoma applaudendo il suo primo direttore.

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