Controlli in una pizzeria di Como: la polizia trova mezzo chilo di coca e arresta il titolare e il pizzaiolo

Il Blitz L’indagine I due uomini sono stati trasferiti nel carcere del Bassone. Il blitz all’interno di un locale nella zona delle caserme. La pizzeria è stata chiusa su disposizione del questore

Controlli amministrativi di attività commerciali in città: in una pizzeria la Polizia di Stato di Como arresta il titolare e il pizzaiolo con più di mezzo chilogrammo di cocaina. È successo venerdì sera (28 aprile), quando una squadra della polizia amministrativa insieme a personale dell’ufficio di Gabinetto della questura, ha effettuato un controllo in un locale nei pressi della caserma De Cristoforis. Dopo avere controllato documenti e licenze (e dopo avere rilevato una serie di violazioni sanzionato una contravvenzione di importo superiore ai mille euro) i poliziotti hanno voluto approfondire la perquisizione, insospettiti dal comportamento del titolare, un italiano di 51 anni originario di Paternò (CT) e residente a Capiago Intimiano, e del suo pizzaiolo, cittadino albanese di 24 anni, che avevano dato segni di evidente nervosismo.

In una tasca del giubbotto del pizzaiolo, appoggiato su una sedia, sono state infatti rinvenute, cinque palline di cocaina, del peso di quasi 4,73 grammi. I poliziotti hanno quindi deciso di effettuare una perquisizione molto più approfondita ed hanno ritrovato, occultati in varie parti del locale, altri quattro involucri di cocaina, di varie dimensioni, per un peso complessivo di 522,40 grammi, oltre a quasi mille euro in contanti ed un bilancino di precisione.

I due uomini, entrambi incensurati, sono stati quindi arrestati in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Al momento dell’ingresso degli agenti nel locale, inoltre, si trovavano due avventori, uno dei quali gravato da molteplici precedenti di polizia e penali, per reati molto gravi.

Alla luce di tutto ciò, il Questore ha disposto la chiusura del locale per 30 giorni, sospendendo la licenza ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.

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