Coronavirus, il nuovo ospedale
Gli artigiani comaschi
«Pronti a lavorare gratis»

In appena 24 ore decine di proposte di associati Cna per il progetto in Fiera Milano. Il segretario Binda: «Grande commozione»

Le imprese artigiane ci sono in questa emergenza da Coronavirus. Lo hanno detto a gran voce, sottoscrivendo ieri una lettera, indirizzata al governatore della Lombardia, Attilio Fontana, in cui hanno espresso la loro disponibilità a garantire competenza e manodopera gratuite per prendere parte alla costruzione del nuovo ospedale nei padiglioni della Fiera di Milano.

In 24 ore si è attivato un circolo virtuoso di solidarietà e vicinanza a chi soffre. Soprattutto dalla filiera installazione e impianti sono arrivate tante positive reazioni all’iniziativa, dopo l’appello lanciato da un imprenditore artigiano comasco, che ha fatto da apripista. «Quando in Cna è arrivata quella prima telefonata ci siamo commossi tutti - commenta, senza retorica, il segretario regionale di Cna, Stefano Binda -. Sono giorni in cui stiamo lavorando a testa bassa per riuscire a tutelare i nostri associati, mentre aspettiamo i nuovi decreti economici del Governo e ci occupiamo in particolare di burocrazia e normative. La generosità di queste piccole e medie imprese ci ha colpito dritti al cuore». Il lavoro per queste realtà è in netto calo, molte l’hanno del tutto sospeso nel rispetto della salute dei propri dipendenti. «Sentire che c’è voglia, nonostante la difficoltà, di dare piuttosto che di chiedere, ci ha riempito di orgoglio». Nel giorno della notizia dei 10 milioni di euro donati da Silvio Berlusconi anche per i 500 posti di terapia intensiva alla fiera di Milano, lo sforzo di queste imprese artigiane fa altrettanto rumore. «A questi imprenditori vanno riconosciuti il coraggio e la responsabilità di essersi proposti per un progetto di solidarietà da cui non avranno nessun ricavo, ma che permetterà loro di ritrovarsi come comunità che lavora e che vuole dare il suo contributo per il Paese».

Anche sul piano psicologico, per le aziende che oggi sono in sofferenza, questa opportunità è importante: è il vero cuore che batte dell’associazionismo. «Ieri è arrivata l’adesione anche dal presidente di Cna Lario Brianza, Enrico Benati, che si è detto disponibile a produrre a prezzi molto calmierati componenti biomedicali per il nuovo ospedale». Da Regione c’è apprezzamento per l’iniziativa. Ma ora bisogna capire con quale forma le aziende artigiane potranno concretizzare il loro contributo gratuito. «Di certo la Regione farà partire processi di evidenza pubblica di estrema urgenza per individuare i soggetti che porteranno avanti i lavori del nuovo ospedale – continua Gualtiero Fiorina, responsabile per Cna della filiera installazioni e impianti – Tra i nostri associati finora per lavorare al progetto si sono proposte 6 aziende in poco più di 24 ore, dalle Provincie di Como, Varese e Milano. Siamo sicuri che i numeri aumenteranno, perché è nei momenti critici che si assiste a gesti di forte solidarietà e i nostri artigiani in questo sono protagonisti.

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