Coronavirus, le imprese
Pasticcerie e macellerie
puntano sul porta a porta

La Pasqua accelera la domanda e le attività si adeguano. Guanti, mascherine e social network. Come cambia anche a Como, il mercato in questa fase di emergenza

Guanti, mascherina, social network e via. Le consegne a domicilio portano una boccata d’ossigeno al business degli esercizi alimentari in tempi di Covid-19. Complice la Pasqua e il forzato isolamento, la domanda di qualcosa di speciale da consumare a casa, in famiglia, incontra l’offerta di chi riesce ad organizzarsi: un trend in crescita a livello nazionale (+30% di ristoranti solo sulla piattaforma Just Eat) che l’emergenza ha accelerato anche a Como.

«Noi il delivery lo facevamo anche in passato» spiega Corrado Visini, che gestisce con il fratello Stefano la gastronomia Visini di via Ballarini. «Abbiamo postato sul nostro sito il classico menù di Pasqua». Prenotazioni fino al 7 aprile, consegne fino alla vigilia, con i dispositivi di protezione individuale. A parte l’aspetto logistico, c’è qualche difficoltà nel reperire le materie prime. Con lo sguardo al futuro, l’esperienza di delivery «potrà crescere, mentre dovremo rivedere la dimensione del bistrot».

Stesso discorso per la Pasticceria Fuin di Albate (11 dipendenti, ora a ranghi ridotti), che è anche bar e per questo ha dovuto chiudere al pubblico. «Lavoriamo soltanto per le consegne a domicilio - ricorda il titolare Paolo Verga- Abbiamo messo in produzione 100 colombe e 100 uova di cioccolato». Tutto “sold out”, con consegne fino al Venerdì Santo. Pistacchio-lamponi (novità 2020), tradizionale o al cioccolato, le colombe si sono adattate ai tempi: «sono più piccole del solito, 750 gr, pensate per 4, massimo 5 persone, non più di una famiglia». Alla Luisita di via Dottesio si pensava a un centinaio di consegne a domicilio. «Invece abbiamo avuto 350 domande dalla nostra clientela e non solo» dice Alberto Casati, con i fratelli Emilio e Maurizio impegnato a sfornare e confezionare colombe in laboratorio («classiche, al cioccolato, ai frutti di bosco, senza canditi, da 800 gr, contro il kg o i 2 e 3 kg tradizionali»). Problemi? Ce ne sono: «La logistica è complicata, riusciamo a fare consegne in un raggio di 10 km. Poi non riusciamo a realizzare le torte, che pure ci vengono richieste...». Il riavvio come sarà? «I pubblici esercizi saranno gli ultimi - conclude il pasticcere - Ci focalizzeremo sulla pasticceria, sui cioccolatini anziché sulla parte del bar. Dobbiamo verificare se possiamo vendere il gelato d’asporto».

Le consegne a domicilio non hanno colto impreparati i titolari di Le Specialità Lariane, gastronomia di sapori del lago di Como con sede a Cernobbio e Lenno. «Noi facciamo tutto l’anno spedizioni in tutta Italia con il corriere - ricorda Silvia Molli a nome della sua famiglia - Stiamo pianificando di incentivare il delivery». Non c’è una proposta specifica per il pranzo di Pasqua: «Il nostro filetto di trota affumicata si può gustare anche semplicemente con un’insalata».

Per chi rispetta la tradizione, la tavola pasquale prevede capretto, agnello e cotolette d’agnello, i tipi di carne per i quali la storica Macelleria Gatti Leopoldo & C. Snc di Adamo del Pero è «strapiena di ordinazioni». «Portiamo la carne a casa della clientela da 60 anni. In questi giorni la richiesta è decisamente cresciuta, mentre le presenze al negozio - aperto soltanto di mattina - si sono rarefatte». In particolare per i capretti «siamo arrivati al limite delle prenotazioni: chi arriva dopo, prende quello che c’è».

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