Corruzione, altri 8 commercialisti
finiscono sotto indagine

Funzionario del fisco pagato per fare pratiche di successione in nero

Quando Roberto Colombo, il funzionario dell’Agenzia delle entrate arrestato mesi fa, decise di rispondere a tutte le domande del pubblico ministero, non si limitò a confessare. Ma iniziò a fare nomi e cognomi degli studi professionali per i quali, a tempo perso, lavorava in nero per predisporre le pratiche di successione. Da ieri pomeriggio quei professionisti stanno ricevendo la visita della Guardia di finanza che sta notificando loro l’avviso di conclusione indagini per corruzione.

La terza tranche dell’inchiesta sulle tangenti pagate a funzionari dell’Agenzia delle entrate di Como, coinvolge 14 nuovi indagati: 8 commercialisti, altri due funzionari del fisco, un imprenditore e tre tributaristi.

L’accusa per tutti è di corruzione per aver pagato l’ormai ex uomo dell’Agenzia delle entrate arrestato nei mesi scorsi per poter concludere alcune pratiche di successione.

Contestualmente i finanzieri stanno anche notificando ad altri 16 indagati, già coinvolti nelle precedenti due tranche dell’inchiesta e che hanno deciso di non patteggiare, l’avviso di chiusura delle indagini solitamente (ma non sempre) propedeutico alla richiesta di processo.

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