Una giungla nel Cosia
Lettere e appelli
ma nessuno si muove

Gaffuri: la competenza della pulizia spetta alla Regione

L’incuria di oggi ha una lunga storia alle spalle. Sono diversi anni che il letto del Cosia è in condizioni di totale abbandono. Ora però, se possibile, la situazione è diventata ancora più insostenibile.

Molti lettori ci hanno segnalato il caso, allarmati dai temporali “tropicali” delle ultime settimane. In effetti, la denuncia è tutt’altro che campata in aria. Di fatto l’intero tratto tra San Martino e viale Giulio Cesare è invaso da una fitta vegetazione cresciuta intorno al letto del fiume e anche dentro lo stesso, dove si sono create, con il passare del tempo, vere piccole isole artificiali

La questione della manutenzione delle sponde e dell’alveo del torrente Cosia, nel tratto che scorre in comune di Como, è stata, giusto un mese fa, posta all’attenzione dell’assessore regionale al Territorio e urbanistica Beccalossi. Luca Gaffuri, consigliere regionale del Pd, ha, infatti, inviato alla responsabile del comparto, una lettera in cui spiega la situazione. L’iniziativa, inutile specificarlo, non ha sortito alcuna conseguenza concreta.

«Il torrente Cosia è ricompreso nel reticolo idrico principale di competenza di Regione Lombardia e risulta tra i corsi d’acqua sui quali la Regione esercita questa competenza idraulica direttamente, tramite gli Uffici territoriali regionali», ha scritto Gaffuri nella missiva. Per questo, il consigliere Pd ha segnalato all’assessore «la condizione delle sponde e dell’alveo del Cosia nel tratto in territorio del Comune di Como, laddove il corso d’acqua scorre affiancato dalle vie Castelnuovo e Ambrosoli e una folta vegetazione ha preso praticamente possesso della sede del torrente: ritengo che questa situazione possa causare condizioni di pericolo idraulico in occasione di eventuali prossimi episodi atmosferici di forte violenza, qualora si verificasse un intenso afflusso di acque meteoriche con conseguente improvviso aumento della portata del torrente», ha detto ancora Gaffuri. Un caso simile, solo parzialmente affrontato, è stato quello del tratto terminale del fiume Breggia.

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