Covid, trasporti e cattedre scoperte: la scuola al via tra tante incognite

La ripresa Oggi 60mila studenti degli istituti pubblici comaschi tornano sui banchi - Niente obbligo di mascherine, ma resta l’attenzione per evitare l’eccessivo affollamento

«Le difficoltà arriveranno, ma siamo preparati». Oggi è il giorno: per migliaia di studenti lariani, suona la prima campanella. I numeri ufficiali arriveranno oggi dal provveditorato regionale ma, per quanto riguarda gli alunni degli istituti statali, saranno circa 60mila, in provincia, a varcare il cancello delle proprie scuole.

Sono decadute le regole vigenti negli anni passati riguardo il contenimento dl Covid. Anche se sui prossimi mesi pesano due incognite: da una parte, la possibile ripartenza della pandemia, dall’altra le misure per contenere la crisi energetica.

Pandemia e crisi energetica le due incognite

«Siamo pronti – commenta Roberto Peverelli, preside del Setificio – non siamo preoccupati, ma consapevoli che l’ipotesi di un anno senza problemi è, purtroppo, al momento, poco plausibile. Credo dovremo affrontare qualche difficoltà, ma siamo preparati». A questo proposito, sebbene di tutt’altro genere, gli istituti lariani hanno dovuto fronteggiare le nomine messe a punto all’ultimo. Ora, infatti, per molti istituti sarà una corsa a chiamare i docenti dalle proprie liste per riempire le cattedre rimaste scoperte.

Al Giovio, si comincerà con l’orario completo senza la sesta ora (sarà introdotta domani). «Teniamo comunque alta la guardia – precisa il preside Nicola D’Antonio – in classe abbiamo tenuto un distanziamento minimo fra i banchi. Vedremo come andrà il primo mese di scuola, anche alla luce dei trasporti».

Nel liceo di via Paoli resta comunque consigliata la mascherina «in tutte le situazioni di affollamento», l’uso del badge all’ingresso «rimane sospeso fino a nuova comunicazione», le aule «saranno raggiungibili dall’ingresso principale o dal cortile interno, seguendo i percorsi previsti, segnalati da appositi cartelli posti all’ingresso principale e a quelli secondari, nonché in prossimità delle scale che portano ai diversi piani, in modo da garantire il flusso ordinato in ingresso e in uscita dall’edificio».

Diverse scuole adottano ingressi scaglionati

L’utilizzo dei distributori di bevande e snacks è «autorizzato nel corso della giornata di lezione, purché ordinato e senza affollamenti», mentre l’accesso al bar «è consentito, ma nel rispetto della presenza massima all’interno del locale di 38 persone contemporaneamente».

Al Pessina, al momento, come indicato in una circolare firmata dalla preside Nora Calzolaio, «ogni classe svolgerà l’intervallo nella propria aula sotto la sorveglianza del docente della terza ora». L’orario delle lezioni sarà dalle 8 alle 11.55 (tranne il primo giorno in cui solo le prime entreranno alle 8.55). «Dato l’orario ridotto, non saranno concessi permessi di entrata in ritardo o di uscita anticipata, salvo nei casi in cui i genitori o i tutori legali accompagnino/ritirino il proprio figlio». Per il momento, i laboratori e le palestre resteranno chiusi. «Gli studenti del primo anno saranno accolti in ciascuna sede dai collaboratori del dirigente scolastico e/o dai responsabili di sede».

Non tutte le regole introdotte dal Covid saranno messe da parte, anzi. Per esempio, diverse scuole lariane adotteranno ingressi e uscite scaglionati e differenziati come negli ultimi due anni. Una misura che, al netto dei positivi e della pandemia, rende le entrate e le uscite più agevoli e controllate.

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