Cronaca / Como città
Lunedì 17 Gennaio 2022
Covid, vaccini agli over 50
In più di 70mila senza dose booster
Tra 13 giorni multe se non si è in regola - Sono 21mila i no vax o chi non ha fatto il ciclo completo - e da metà febbraio niente tamponi per andare al lavoro
Sono circa 70mila in provincia di Como gli over 50 che non hanno ancora fatto la terza dose di vaccino. E il numero non tiene conto dei circa 21mila che non hanno fatto le due osi o il monodose. Finora, in base ai dati aggiornati al 12 gennaio, erano 191.554 gli over 50 ad aver ricevuto anche il booster su una popolazione target di 283.704 persone e con 262.256 vaccinazioni con due dosi o con Johnson.
Attenzione alle scadenze
Tutte persone che dovranno vaccinarsi entro il primo febbraio per non incappare nella multa una tantum di 100 euro emessa dall’Agenzia delle Entrate. Infatti non solo chi non ha fatto la prima dose o non ha completato il ciclo vaccinale, ma anche gli ultracinquantenni che non hanno effettuato il richiamo rischiano la sanzione. Questo significa che, tra mancate dosi booster e no vax sono, in provincia di Como ci sono circa 90mila persone non in regola.
L’obbligo vaccinale per la fascia di età dai 50 anni in su è è previsto al primo articolo del decreto legge con le nuove misure anti-Covi licenziato il 5 gennaio scorso dal Consiglio dei ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale. In particolare si legge che «la sanzione si applica ai soggetti all’osservanza vaccinale che dal 1 febbraio 2022 non hanno effettuato la dose di richiamo successiva al ciclo vaccinale primario, entro i termini di validità delle certificazioni verdi Covid 19». Questo significa che la sanzione – per quanto riguarda la mancata terza dose – scatta dal primo febbraio per chi ha effettuato la seconda dose da oltre sei mesi e, quindi, ha di fatto il green pass scaduto. In questi casi le date si aggiornano di giorno in giorno.
La norma è chiara e prevede anche che sono obbligati a vaccinarsi anche coloro che compiranno i 50 anni entro il prossimo 15 giugno, data di scadenza (almeno per ora) del provvedimento.
Confermata, ovviamente, la multa per gli over 50 che «alla data del 1 febbraio non avranno iniziato (o completato nei tempi) il ciclo primario di due dosi». La vaccinazione, è previsto dalla legge, può essere omessa o differita soltanto «in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale dell’assistito o dal medico vaccinatore». Ma come verrà emessa la multa di 100 euro una tantum? La sanzione viene applicata «sulla base degli elenchi dei soggetti inadempienti all’obbligo vaccinale periodicamente predisposti e trasmessi dal ministero, nonché su quelli per cui non risultano vaccinazioni comunicate dal ministero della Salute al medesimo sistema e, ove disponibili, sui soggetti che risultano esenti dalla vaccinazione». Se la singola Ats non conferma l’insussistenza dell’obbligo vaccinale, l’Agenzia delleEentrate provvederà ad inviare entro centottanta giorni dalla relativa trasmissione «un avviso di addebito, con valore di titolo esecutivo».
Ultracinquantenni lavoratori
Multe decisamente più salate, questa volta dal 15 febbraio, per gli over 50 lavoratori che dovranno per forza esibire il super green pass (quindi ottenibile solo con la vaccinazione o con la guarigione dal Covid). E in questo caso, al di là della multa una tantum, scatteranno altre sanzioni. Per il lavoratore che viene trovato sul posto di lavoro senza il pass rafforzato la sanzione va da 600 a 1.500 euro. Dopo 5 giorni di assenza ingiustificata scatterà la sospensione (senza stipendio). Stesse regole valide anche per chi è in smart working.
© RIPRODUZIONE RISERVATA