Cronaca / Como città
Venerdì 02 Novembre 2018
Cremazioni, la promessa: «Basta disagi
Ora procedure più veloci per Chiasso»
L’assessore Pettignano interviene sullo scandalo delle ceneri ma raffredda le speranze sulla riattivazione dell’impianto al Monumentale. Passeranno ancora mesi prima che torni in funzione: «Dipende dalla Provincia»
Como
Per ora bisogna accontentarsi di una promessa. Sullo “scandalo delle ceneri” - il forno crematorio è ancora fermo, i comaschi sono costretti a lunghi e costosi spostamenti - il Comune assicura interventi per limitare i disagi. Lo fa con l’assessore ai Servizi cimiteriali, Francesco Pettignano.
In particolare, l’assessore garantisce che oggi stesso farà chiarezza con gli uffici sulla questione sollevata dal capogruppo di Svolta Civica Vittorio Nessi: le procedure burocratiche che ostacolano il trasferimento delle salme al crematorio di Chiasso, sebbene gli accordi bilaterali non prevedano l’obbligo di passaporto mortuario per i centri vicini al confine svizzero.
«Ho dato mandato agli uffici di approfondire la questione degli accordi in materia tra Italia e Svizzera - afferma Pettignano - Domani (oggi, ndr) conto di avere tutte le risposte. Voglio capire per quale motivo chiediamo ai cittadini documenti che non sembrano essere necessari».
Sulla questione dell’impianto al cimitero Monumentale, intanto, arrivano ancora notizie poco confortanti: «Il 5 ottobre il nostro tecnico ha chiesto ufficialmente alla Provincia l’autorizzazione - rivela l’assessore - ma non l’abbiamo ancora ottenuta e potrebbero servire altri mesi visto che l’ente ha 120 giorni di tempo per risponderci. Spero che possano concludere prima le verifiche ma non posso fare previsioni».
Ancora non si sblocca, insomma, la questione dell’impianto comasco, fermo ormai da anni.
«L’idea di realizzare un nuovo forno al cimitero di Camerlata? Resto convinto che sia questa la strada giusta, anche perché quello al cimitero Maggiore è datato e potrebbe rompersi di nuovo - dice Pettignano - Ho effettuato un sopralluogo con il dirigente dei Lavori pubblici Andrea Pozzi e anche a suo dire l’operazione è fattibile. Tra l’altro qualche privato si è già fatto avanti in via informale chiedendoci incontri per parlare della realizzazione dell’impianto».n
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