Cronaca / Como città
Giovedì 23 Giugno 2016
#CARTOLINE A ROMA
Da Como alla capitale
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La partenza alle 9.28 dalla redazione. Città, paesaggi, sole e pioggia: i 620 km con le cartoline. Arrivo a Roma sette ore più tardi, tra auto blu e turisti
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Seicentoventi chilometri separano la sede de La Provincia da Palazzo Chigi. Como-Roma sola andata.
Le 60.208 cartoline firmate dai comaschi e indirizzate al presidente del Consiglio Matteo Renzi, sono contenute in 15 scatole trasparenti e sono pronte per essere caricate sul furgone con i simboli della campagna “Rivogliamo il nostro lago” sulle fiancate. Alle 9.28 di lunedì si chiude il portellone, salgono i due cronisti e l’autista, e il furgone si mette in moto. Si parte.
C’è il sole. Si entra in autostrada e via, direzione Milano. La prima diramazione è verso Bologna.
Il tempo passa, le vostre cartoline sono al sicuro sul furgone. Passano sul ponte sopra il fiume Po, proprio dove la Lombardia lascia spazio all’Emilia Romagna. Un susseguirsi di pianure e campi coltivati, intervallati dalle grandi fabbriche: pasta, formaggi, affettati. Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna. Lì c’è la nuova deviazione: A1 panoramica oppure la Direttissima, la nuova variante di valico inaugurata proprio dal presidente del Consiglio nel dicembre scorso. Quale scegliere? Imbocchiamo il nuovo tratto: curve e gallerie, che portano dritte in Toscana e a Firenze. Alle 13.30 lo stop per il pranzo all’autogrill “Arno”. Siamo già nella terra del premier.
Dopo mezz’ora le cartoline sono di nuovo in viaggio. Terre di paesaggi collinari e di grandi vini. Da Montepulciano alla zona Chianti, incastonata tra Firenze, Siena e Arezzo. Si vedono i primi cartelli “Roma”. La strada è quella giusta. Non ci sono dubbi.
Alle 15 l’ingresso in Umbria. Sotto la pioggia. Il traffico inizia ad aumentare, si vedono le prime auto blu con il lampeggiante. La capitale non è così lontana. Alle 16.11 l’uscita dall’autostrada.
Il raccordo - costellato di oleandri in fiore - porta alla via Salaria. Pini marittimi sparsi conducono al cartello tanto atteso: ROMA. Fondo bianco e scritta nera. Ci siamo. Sono le 16.23. La foto con le cartoline è d’obbligo.
Per arrivare in centro ci vogliono ancora una ventina di minuti.
Solo una notte separa le cartoline dal loro ingresso a Palazzo Chigi.
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