Cronaca / Como città
Sabato 23 Settembre 2023
Delega all’Urbanistica, Rapinese: «Sono critiche strumentali»
Il sindaco replica alle accuse di «inopportunità» mosse dall’opposizione e dall’ex assessore all’Urbanistica Lorenzo Spallino
«I cittadini comaschi non mi hanno concesso solo l’Urbanistica, ma la gestione dell’intera città, e ci sono settori ben più delicati». Esordisce così il sindaco Alessandro Rapinese nel replicare a tutti i partiti e all’ex assessore Spallino che pongono un tema di opportunità sulla sua scelta di occuparsi in prima persona dell’Urbanistica essendo immobiliarista, dopo aver sfilato la delega all’assessore Enrico Colombo.
«Non capisco poi perché si agitino in questo modo - prosegue il primo cittadino - poiché Colombo faceva l’architetto, non il salumaio, eppure nessuno ha sollevato alcuna eccezione. Stiamo quindi parlando di critiche strumentali di chi sta impazzendo dalla rabbia perché siamo la miglior amministrazione mai vista a queste latitudini».
Rapinese attacca poi l’ex assessore Lorenzo Spallino: «A Spallino dico che, probabilmente, se suo padre, che tutto sommato è stato un buon sindaco, fosse stato un immobiliarista non avrebbe mai fatto quell’enorme stupidaggine di comprare la Ticosa (l’acquisto risale al 1982, ndr) affossando la città per decenni. Ma non si preoccupi, risolverò anche quel problema». Poi aggiunge, visto che Spallino ha dichiarato di aver rimesso i mandati con i clienti che riguardavano la città quando fu assessore: «Sono disposto a fare un confronto tra le mie fatture degli ultimi dieci anni - dice Rapinese - e quelle di Lorenzo Spallino e sono convinto che si troveranno molte più partite Iva di imprese di costruzioni nel suo elenco da avvocato che nel mio da immobiliarista. Como è piccolina, ci si conosce tutti e da vent’anni annidi elezione in elezione le persone che si sono fidate di me sono aumentate esponenzialmente e continuano ad aumentare. Con me ad oggi non si è costruito un cm cubo, mi piacerebbe che verificasse quanto cemento è arrivato a Como mentre governava suo padre».
Tra le accuse a Rapinese nelle ultime ore anche quello di aver portato in giunta Chiara Bodero Maccabeo, avvocato e nel suo staff negli ultimi cinque mesi. «Sul fatto che Bodero Maccabeo fosse mia sostenitrice - precisa - puntualizzo che anche gli altri 8 assessori lo hanno fatto e, ad oggi, mi sostiene il 57% dei comaschi e assumerli tutti non sarebbe facilissimo. Chi fa affermazioni di questa natura sta semplicemente mancando di rispetto gratuitamente ad una cittadina comasca che probabilmente nemmeno conosce e sta mostrando tutta la sua maleducazione. Tra l’altro, quando è entrata nel mio staff, avevo già un posto da assessore disponibile. Avrei potuto nominarla direttamente».
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