Delirio parcheggi
Como si arrende
al caos di Natale

Auto sui marciapiedi: 50 multe in poche ore.Bloccata una donna incinta e pure l’accesso al Valduce. L’assessore: «Tantissimi interventi, serve più civiltà»

Auto parcheggiate ovunque: sotto le mura, sui marciapiedi, davanti a cancelli e garage e perfino davanti all’accesso del pronto soccorso dell’ospedale Valduce. Il pomeriggio di Santo Stefano il delirio parcheggi ha portato alla paralisi della convalle.

Una donna incinta al nono mese, prima delle 19 ha chiesto aiuto alla polizia locale poiché non poteva uscire di casa, in piazza Del Popolo, a causa di un’auto parcheggiata davanti all’ingresso (rimossa dopo l’intervento dei vigili). Complessivamente le sanzioni per divieto di sosta sono state 50: trenta vetture che avevano parcheggiato lungo le mura sono state sanzionate e, a queste, se ne sono aggiunte altre venti lasciate al di fuori degli spazi consentiti, in diversi casi su marciapiedi e davanti a passi carrai. Intervento dei vigili anche in via Sacco, a causa di un diverbio, proprio per questioni viabilistiche, finito con un finestrino rotto in seguito al pugno sferrato da un automobilista.

La polizia locale ha fatto sapere di aver impiegato otto agenti e un ufficiale, a cui si è aggiunto il supporto della Polstrada per la gestione della viabilità. Tra le 13 e le 15.30 hanno spiegato di essere stati impegnati in città murata mentre «dalle 15.30, in considerazione della previsione di un aumento del volume del traffico veicolare sulla rete stradale, è stata data applicazione alle procedure previste dal piano del traffico, disponendo i presidi negli incroci principali». Vigili e agenti della Polstrada sono stati in piazza San Rocco, in viale Roosevelt/via Grandi, all’autosilo di via Auguadri e in via Lecco oltre a via Dante e piazza Duomo.

«C’è stato un considerevole afflusso di persone e auto - commenta l’assessore a Sicurezza e Polizia locale Elena Negretti - e nell’arco di poco più di tre ore si è concentrato tutto. Gli agenti hanno fatto un grande lavoro dando priorità alla viabilità e alle segnalazioni più urgenti, tra cui quelle di una signora incinta rimasta bloccata a casa e di auto che rendevano molto difficoltoso l’ingresso delle ambulanze al pronto soccorso dell’ospedale Valduce. Più di così non si poteva fare. L’ambulanza può servire a tutti ed è incredibile che ci sia chi parcheggia creando problemi. Servirebbero più civiltà e maggiore educazione».

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