Cronaca / Como città
Giovedì 10 Ottobre 2019
«Discarica abusiva per i rifiuti di Napoli»
Camion a Como anche dopo il sequestro
L’impianto della Guzza doveva lavorare e trattare le scorie, di fatto era un deposito. Sono stati ricostruiti i viaggi di centinaia di autoarticolati
C’è il frenetico via vai di camion colmi di rifiuti, che alimentano in continuazione la Smr Ecologia in località Guzza, ben oltre quelle che sono le sue capacità di lavorazione: 12mila tonnellate, almeno tre volte tanto l’autorizzazione ricevuta dalla amministrazione provinciale.
Conferimenti per la maggior parte provenenti dalla Campania, «che di fatto trasformano in una discarica abusiva l’impianto comasco», che invece avrebbe dovuto lavorare e trasformare quei materiali. Operazione, che non viene eseguita, certifica l’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia, se non in modalità manuale. Un modo, sospettano ancora gli inquirenti, per giustificare il fatto che fosse costantemente ingolfata.
E c’è poi il convulso andirivieni ancora di autoarticolati che portano quello stesso materiale allo smaltimento. Attività che si fa ancora più febbrile dopo il sequestro dell’area da parte della polizia locale del 14 marzo 2018. C’è anche uno scambio ripetuto tra la Salcon di via Del Lavoro (sa sua volta sottoposta a sequestro a maggio dello stesso anno) e la stessa Smr, un su e giù «finalizzato a impedire la tracciabilità e quindi la ricostruzione della quantità movimentate tra le due società». L’inchiesta accerta centinaia di viaggi a Como, ma anche e soprattutto verso i luoghi dove avviene lo smaltimento illecito: all’ex Snia di Varedo finiscono la bellezza di 4.000 tonnellate. altre 600 prendono la strada della Calabria, 150 finiscono a Gessate, 220 alla Tecnometal di Trento (altra società di fatto controllata da Romanello).
Il tutto era reso possibile dalle false scritturazioni nei registri di carico e scarico e nei documenti di trasporto dei materiali, predisposte in modo sistematico in concorso con gli altri indagati, dalla consulente comasca in materia ambientale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA