Forza Italia, il partito fantasma: in provincia di Como 35 iscritti

Tesserati ai minimi termini negli ultimi due anni. Erano più di mille nel 2015. Le altre forze politiche: Pd 1.022, Lega 600, Fratelli d’Italia 574

Como

Va bene la crisi dei partiti, la politica che non interessa più, le vecchie tradizioni superate dal web. Ma scoprire che Forza Italia, partito leader sul nostro territorio in un passato nemmeno troppo lontano, oggi raccoglie in provincia di Como la miseria di 35 tesserati non può lasciare indifferenti. I numeri sono ufficiali, si riferiscono al 2017 e certificano lo stato di salute non proprio invidiabile del partito di Silvio Berlusconi.

Gli iscritti latitano ormai da un paio d’anni, se è vero come è vero che nel 2016 i dati erano pressoché identici: 34 tessere sul Lario. Soltanto nel 2015 le tessere erano lievitate arrivando intorno a quota mille, ma c’era un motivo “tecnico”. Quell’anno infatti si celebravano i congressi in tutti i centri con un numero di iscritti pari o superiori a dieci, di conseguenza era scattata una sorta di corsa al tesseramento, con i referenti locali pronti a “tirar dentro” amici e parenti. Passato l’effetto dei congressi, la situazione è precipitata nuovamente.

L’elenco con i nominativi resta top secret, eppure chi l’ha consultato giura che mancherebbero persino alcuni esponenti di primo piano del partito in provincia di Como. Forse una dimenticanza, ma resta la stranezza.

Numeri molto diversi quelli forniti dalle segreterie provinciali degli altri partiti. Restando nel centrodestra, la Lega - grazie a un radicamento territoriale ben più forte degli alleati, da sempre - ha toccato quota 600 sostenitori (mentre i militanti sono circa 500). E Fratelli d’Italia, spiega il coordinatore provinciale Marco Mainardi, conta su 574 tesserati.

Quanto al Partito democratico, le tessere sottoscritte in provincia di Como nel 2017 sono per la precisione 1.022.

Anche in altre zone della Lombardia i dati sugli iscritti a Forza Italia sono molto bassi, va detto. A Varese arrivano quantomeno a 70, mentre in provincia di Monza e Brianza il dato è analogo a quello comasco (nel 2016 invece le tessere erano 64).

L’ala del partito più critica nei confronti del coordinatore Alessandro Fermi di sicuro farà pesare anche questi numeri nel dibattito interno che si aprirà prossimamente, dopo i risultati non brillanti ottenuti dal partito (di fatto relegato nella coalizione a un ruolo di secondo piano, complice l’exploit del Carroccio).

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