Giacomo Poretti al Gallio: «Il segreto del trio? L’amicizia»

L’evento L’inaugurazione dell’anno al collegio ha avuto come ospite Giacomo Poretti, in plate anche diversi cittadini

Il Collegio Gallio inizia l’anno con il sorriso. Ospite della scuola comasca Giacomo Poretti, comico, attore e sceneggiatore, componente del celebre trio “Aldo, Giovanni e Giacomo”.

«Sono in una scuola che ha 440 anni, pensate che Aldo si è iscritto qui 40 anni fa e non ha ancora finito le medie» ha esordito l’attore. Che ha poi spaziato dai racconti sul cinema e al teatro all’essere padre di un figlio di 17 anni, raccontando imperdibili aneddoti e tenendo le quasi cinquecento persone presenti incollate alla sedia.

La cerimonia si è aperta con il benvenuto del Padre Rettore, Giovanni Benaglia. Presente monsignor Ivan Salvadori, vicario generale della Diocesi di Como che ha portato i saluti del vescovo e cardinale Oscar Cantoni fuori Diocesi per un precedente impegno. Quindi il prefetto di Como, Andrea Polichetti, Giuliana Castelnuovo sindaco di Albavilla in rappresentanza della Provincia di Como e Francesca Quagliarini assessore alle Politiche giovanili del Comune di Como ed ex allieva.

«Giacomo non si limita a farci ridere, ma attraverso il suo umorismo ci fa riflettere, gli spiriti illuminati, quelli che sanno leggere dentro, oltre alle apparenze, non solo ridono, ma sanno andare in profondità, cogliendo anche i messaggi nascosti» ha detto il Padre Rettore introducendo l’ospite.

In platea anche diversi cittadini che non hanno resistito al richiamo dell’evento e hanno approfittato dell’apertura del Collegio anche all’esterno come accade ormai da tre anni per tutte le manifestazioni.

Spazio quindi allo show di Poretti, che è partito dalla politica e dalla spiegazione di come sia nato il personaggio di “Tafazzi”. Quindi il suo impegno come direttore artistico del Teatro Oscar di Milano, la tv e i film. Raccontando la sua straordinaria esperienza di vita, passata da pochi mesi sui banchi all’istituto per geometri, al lavoro, alla scuola serale, poi l’esperienza in ospedale come infermiere per 11 anni a Legnano, fino alla passione per la comicità e il teatro, nata da bambino, che diventano una ragione di vita anche grazie alla formazione del trio più famoso d’Italia.

«Il nostro segreto? Forse l’amicizia e il divertirsi ancora, anche a teatro, che è un luogo magico, soprattutto quando qualcuno sbaglia una battuta – ha spiegato – Siamo un trio e le persone ci vivono come qualcosa di unico. L’altro giorno ero con mia moglie Daniela Cristofori, e una signora ha detto: guarda è la moglie di Aldo, Giovanni e Giacomo. Io me la sono anche presa un pochino».

Quindi ha toccato anche temi di grande attualità per i giovani, come il fenomeno dei neet, ovvero i ragazzi che non studiano e non lavorano. Divertente anche il passaggio sul Lago di Como, con la splendida Villa Melzi, che nell’ultimo film “Il grande giorno” è diventata Villa Smerdi. «Mi ha chiamato anche il sindaco di Bellagio e ho dovuto chiedere scusa» ha detto.

Ha chiuso l’evento il direttore generale del Gallio, Fabio Monti, che ha voluto annunciare, come in ogni inaugurazione d’anno scolastico una novità importante, la costituzione dell’associazione Amici del Gallio, sulla spinta di alcuni genitori, con lo scopo di collaborare con la storica scuola comasca in nuove iniziative per essere sempre più protagonisti sul territorio. «Chi vuole si faccia avanti».

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