Cronaca / Como città
Giovedì 28 Novembre 2019
Giardini, nuova illuminazione
È la ricetta contro lo spaccio
Riparati 13 lampioni, a giorni anche sette maxi fari. Luce sulla fontana di roccia, in cui vengono nascoste le dosi di “fumo”
Maxi fari e nuovi lampioni in attesa dei lavori di rifacimento dell’intero impianto di illuminazione e di tutta l’area dei giardini a lago. È la ricetta del Comune per contrastare il fenomeno dello spaccio di droga che, come ha evidenziato una volta di più l’ultimo blitz dei carabinieri di 48 ore fa, avviene quotidianamente sulle panchine con la droga nascosta tra i cespugli e tra le pietre della fontana di roccia. A partire dal pomeriggio la zona diventa insicura per chi si trova soltanto a passarvi anche per la poca illuminazione.
Enel Sole, su richiesta del Comune ha riparato 13 lampioni che erano spenti nell’area dei giardini. La prossima settimana partiranno invece i lavori per il posizionamento di dieci nuovi pali “volanti” a cui si aggiungeranno sette proiettori nell’area del vecchio minigolf. I fari serviranno anche illuminare la fontana di roccia, dove spesso gli spacciatori nascondono la droga che poi viene venduta sulle panchine. Il doppio intervento dovrebbe essere completato nell’arco di due settimane con l’obiettivo di avere i giardini molto più illuminati di adesso.
Contestualmente da Palazzo Cernezzi spiegano di aver sbloccato l’intervento di sostituzione complessiva degli impianti sul lungolago Mafalda di Savoia. Previsto già dalla precedente amministrazione, era stato poi congelato anche in vista del concorso di progettazione per i giardini a lago. Successivamente si era però deciso di procedere comunque con i lavori, proprio per garantire la tranquillità di chi passa nella zona e si ritrova in mezzo al buio. La situazione dei giardini a lago è stata oggetto anche di incontri del comitato per l’ordine e la sicurezza e in quella sede il Comune ha annunciato le misure che avrebbe messo in campo in tempi rapidi.
«Il tema è molto sentito - spiega l’assessore alla Sicurezza Elena Negretti - e abbiamo avviato queste azioni per dare un contributo a mettere in sicurezza i giardini. Più illuminazione significa maggiore controllo oltre ad essere un deterrrente per chi vuole utilizzare gli spazi per commettere reati».
Tra poco meno di un anno, nell’ottobre del 2020, partirà poi il cantiere per il rifacimento completo dei giardini, già rimandato diverse volte. Si completerà entro sei mesi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA