Gli anni del Lario?
«Macché sei milioni
sono circa ventimila»

«Sei milioni di anni fanno scena ma il lago di Como ne ha circa ventimila. Per favore, risparmiamo in candeline». Giovanni Bartesaghi, geologo comasco autore di diverse pubblicazioni scientifiche, contesta la tesi di altri studiosi

«Sei milioni di anni fanno scena ma il lago di Como ne ha circa ventimila. Per favore, risparmiamo in candeline». Lo sostiene Giovanni Bartesaghi, geologo autore di diverse pubblicazioni scientifiche in materia, e dopo la notizia dei sei milioni di candeline diffusa in questi giorni apre il dibattito sul compleanno del Lario.

Tra l’una e l’altra ipotesi ci sono ben cinque milioni e 980 mila anni di distanza. «La letteratura scientifica è vasta ma sull’origine del nostro lago ci sono pochi dubbi - sostiene - si è formato alla fine dell’epoca glaciale, quindi tra i 20 e i 30 mila anni fa come gli altri grandi laghi lombardi».

Sei milioni di anni sarebbe invece l’età approssimativa del sistema fluviale dell’antico Adda che scendeva dalla Valtellina e ha iniziato a solcare la valle attualmente occupata dal ramo di Como del Lario; sfociava nel mare che occupava la pianura Padana fino circa all’altezza di Milano, e in effetti si sarebbe asciugato quando si è chiuso lo stretto di Gibilterra. Ma il lago è un sistema diverso dal fiume e secondo il tecnico si sarebbe formato soltanto con la fine dell’ultima glaciazione, quindi intorno ai 20 mila anni fa, poco prima che sparissero anche due piccoli laghi comaschi alla base del ghiacciaio, quello di Camerlata e quello di Breccia. «Se davvero avesse sei milioni di anni vuol dire sarebbe più vecchio del Maggiore e del Garda di cinque milioni e 980 mila anni, inoltre se avesse davvero sei milioni di anni non esisterebbe più da un pezzo. Con la rata media di sedimentazione di un centimetro all’anno e una profondità media di circa 160 metri si sarebbe colmato più o meno cinque milioni e mezzo di anni fa».

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