Cronaca / Como città
Martedì 13 Settembre 2022
Gli skaters in Consiglio comunale hanno chiesto risposte chiare a Rapinese
Skate park Alcuni giovani, skateboard alle mani, ieri si sono presentati a palazzo Cernezzi per far sentire la loro voce sulla polemica che negli scorsi giorni ha riguardato la loro presenza di fronte all’ex chiesa di San Francesco
Tra gli ospiti inusuali del consiglio comunale di ieri ci sono stati anche loro, i giovanissimi skaters che negli scorsi giorni sono stati sulla bocca di molti comaschi. Infatti, a seguito delle multe assegnate a San Francesco ad alcuni giovani intenti a usare lo skateboard, il tema dell’assenza di uno skate park e più in generale di spazi dove i giovani possano praticare lo sport e le loro passioni sul territorio è tornato alla ribalta.
E loro non hanno perso l’occasione per farsi sentire dalle autorità: lunedì infatti si sono presentati al primo Consiglio comunale dopo l’estate. Si sono rivolti al sindaco Alessandro Rapinese che nel corso della campagna elettorale aveva promesso proprio la realizzazione di uno skate park e che nei giorni scorsi è intervenuto sulla vicenda delle attività di skateboard nell’are dell’ex chiesa di San Francesco, vietandole definitivamente. «Stiamo lavorando sulla questione ignorata dalle precedenti amministrazioni - ha detto Rapinese - abbiamo effettuato alcuni sopralluoghi, l’ultimo a Sagnino. L’intenzione è quella di creare uno skate park provvisorio, in attesa di realizzarne uno definitivo in città».
I giovani skaters hanno voluto comunque consegnare uno scritto, una lettera ufficiale indirizzata all’amministrazione comunale: lì sono elencate una per una le loro richieste. Sempre durante il Consiglio l’assessore Michele Cappelletti è uscito per incontrare i ragazzi, come da indicazioni del sindaco, e per scambiarsi i rispettivi numeri di cellulare. Non solo, i ragazzi hanno anche chiesto risposte certe e quando i toni hanno iniziato a farsi concitati il presidente del Consiglio comunale, Fulvio Anzaldo, ha richiamato tutti all’ordine. Nonostante questo, dopo pochi minuti sono intervenuti anche gli agenti della Polizia locale presenti in Consiglio, che hanno invitato i giovani a moderare i toni o ad allontanarsi.
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