Cronaca / Como città
Mercoledì 07 Settembre 2016
Guru dell’anoressia
L’ultima sentenza
Depositate le motivazioni della sentenza della Cassazione che ha confermatole condanne d’appello a Waldo Bernasconi e agli altri imputati
Dalla Cassazione nessuno sconto di pena - come avevano tentato di chiedere in udienza i loro legali sostenendo che si era trattato di abusi non gravi - per i ’”finti” medici Waldo Bernasconi, noto come il “guru dell’anoressia” in diverse cliniche tra Italia e Svizzera, il suo braccio destro Piero Billari, animatore del forum sui disturbi alimentari Crisalide di Como, e l’ex attore di Drive In George Durojaiye, nigeriano, noto come Isaac George, tutti accusati di violenza sessuale commessa su giovani pazienti anoressiche. L’altra imputazione è quella di abusivo esercizio della professione di medico, psicologo, dietologo e psicoterapeuta. Altri reati si sono prescritti in appello.
La Suprema Corte - si legge nelle motivazioni di conferma delle condanne d’appello emessa lo scorso 18 maggio e depositate oggi - ha infatti respinto la tesi difensiva in base alla quale gli abusi avvenuti nella clinica Sana Vita di Lugano, nella Cascina Respaù di Como e in altri centri privati di “cura”, siano stati di lieve entità e che le donne che li hanno subiti fossero consenzienti. L’inchiesta era nata in seguito al suicidio di una ragazza valtellinese che si era tolta la vita pochi mesi dopo la dimissione dalla Sana Vita, dalla lettura dei suoi diari era emersa l’incredibile verità sugli approcci messi in atto con le pazienti, le «cavalle di razza» - così le definivano - che più piacevano agli imputati. Le pazienti erano esortate a vestirsi in maniera sexy «al limite della provocazione», - «vestoterapia» -, a esercitarsi nel «gioco della seduzione» e della «sottomissione» con i sedicenti medici come partner. Per i gravi disturbi psicogeni dell’alimentazione, veniva indicata «l’attività sessuale quale strumento idoneo a superare le inibizioni connesse ai suddetti disturbi». Le ragazze, anche quella che poi si è tolta la vita, in condizione di inferiorità psichica, venivano indotte a fare sesso dai tre imputati. I fatti risalgono al 2004-2006. A seguito delle indagini, sono state contattate circa 400 pazienti.
In particolare, la Terza sezione penale della Cassazione ha confermato la condanna a sei anni e sei mesi di reclusione per Waldo Bernasconi (classe 1945), a quattro anni e tre mesi per Piero Billari, a quattro anni e sei mesi per George Durojaiye.
Il verdetto di appello era stato pronunciato dalla Corte di Milano il 31 marzo del 2015, il primo grado si era svolto davanti al Tribunale di Como.
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