I farmacisti comaschi
«Tamponi fuori orario?
No, sarebbe eccessivo»

Via libera della Struttura commissariale per poter effettuare i test anche dopo la chiusura

Como

In risposta alla grande richiesta di tamponi nelle farmacie la struttura commissariale, in accordo con le categorie dei farmacisti, ha dato il via libera per effettuare i test oltre l’orario di servizio, nelle giornate di chiusura e senza prenotazione.

La risposta dei farmacisti a Como però è parecchio fredda: di più non possono fare. Anzi la speranza è che la corsa al tampone, dovuto all’introduzione dell’obbligo del Green pass anche per lavorare, si riduca e chi oggi è no vax decida di farsi vaccinare.

«A Como, soprattutto nei piccoli Comuni della provincia, non abbiamo le grandi farmacie aperte giorno e notte – dice Attilio Marcantonio, presidente di FederFarma Como – aprire la sera e fare gli straordinari mi pare eccessivo».

Ci sarebbero anche «problemi di costi, personale, stipendi. La richiesta dei tamponi negli ultimi giorni è costante, spesso le stesse persone bussano per fare il test due o tre volte alla settimana cercando di prenotare nel lungo periodo. Ogni tanto li aiutiamo facendo i tamponi anche con la serranda mezza chiusa». Ma «la speranza è che rinuncino e dicano sì al vaccino». Dopo l’inoculazione, ricorda, «prima di scaricare il Green pass ci vogliono due settimane. Dunque noi farmacisti rimarremo sotto pressione fino a novembre inoltrato».

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