I residenti pagano l’asfaltatura. Ma c’è già chi vuole riscavare

Ponte Chiasso Gli abitanti si autotassano e via Vela torna percorribile. «Risolto il problema della sosta selvaggia». Ora preoccupa la posa della fibra

Cambia finalmente faccia via Vela, piccola strada di Ponte Chiasso a ridosso del confine di Stato, per molti anni in stato di abbandono e degrado. Un piccolo gruppo di abitanti e di commercianti è riuscito nell’impresa di chiarire una volta per tutte - con la collaborazione del Comune - che la via è privata e che se qualcuno avesse voluto intervenire per apportare qualche miglioria, questi non avrebbe potuto essere altri che uno o più residenti. Così è stato e da qualche tempo la strada è stata completamente riasfaltata, grazie all’impegno e alla generosità di chi ci abita.

«Ora - spiega però Samuel Mello, che da queste parti vive da molti anni - dobbiamo risolvere il problema della sosta abusiva». La strada ha infatti il vantaggio di essere vicinissima al confine di Stato e soprattutto di consentire la sosta gratuita per un tempo di fatto illimitato. «Capita così che qualche frontaliere ne approfitti anche per lasciare il veicolo in sosta per giorni», prosegue Mello, a tutto detrimento dei residenti, costretti a trovare soluzioni alternative quando non a pagare la sosta ai parcometri di via Bellinzona. La buona notizia, di queste ore, è che il Comune ha risposto a una richiesta arrivata proprio dagli stessi residenti, che avevano scritto per chiedere se fosse o meno possibile procedere alla posa di dissuasori o di apposita segnaletica verticale e orizzontale. Trattandosi di strada privata, fa sapere il Comune, la risposta è affermativa, né servirà alcun permesso speciale. In altre parole via libera, ovviamente sempre a spese dei residenti che dovranno autotassarsi anche per acquistare i cartelli e i dissuasori necessari. I posti auto da difendere sono in tutto sette, non moltissimi ma comunque sufficienti per fare la differenza. D’altra parte l’accesso non può essere sbarrato, visto che sulla strada si affacciano anche alcune attività commerciali.

Da segnalare, infine, che sul nuovo asfalto sono già comparsi i segni di un potenziale scavo, quello per la posa della fibra ottica, i cui lavori procedono ormai da mesi in tutta la città, in qualche caso senza il coordinamento necessario con chi si occupa di asfaltatura e con il risultato che asfalti appena rifatti vengono irrimediabilmente risollevati, danneggiati e rappezzati: «Abbiamo già scritto al Comune - conclude Mello - Questa è una strada privata, e nessuno potrà scavare».

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