I ricoveri a Como spaventano
Aumentati del 40%
negli ultimi 15 giorni

E in rianimazione la crescita è stata del 45%. Nulla di paragonabile con la situazione di un anno fa. Con gli stessi contagi oltre il 70% di pazienti in meno

Il pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna torna ad affollarsi di pazienti contagiati dal Covid. E il numero di ricoveri anche nell’ospedale comasco cresce: 65 complessivamente i posti letto occupati nell’ospedale comasco, di cui 9 in rianimazione. In pronto soccorso - è il dato di sabato, l’ultimo disponibile - ben 11 pazienti.

Quello dei ricoveri (in particolare nelle terapie intensive) è il dato che maggiormente viene monitorato per valutare l’evoluzione della pandemia. Sia per comprendere l’impatto sulla salute delle persone, sia per anticipare eventuali criticità sul fronte della tenuta del sistema sanitario. Questo dato, nel mese di dicembre, ha ricominciato a salire in modo preoccupante. Eppure una premessa è obbligatoria: la tragedia della stagione autunno-inverno scorsi non è neppure paragonabile alla situazione attuale. A dirlo, ancora una volta, sono i dati dei ricoveri, sintetizzati nei grafici qui accanto. Ma prima di passare al paragone con un anno fa, è doveroso sottolineare come nel mese di dicembre i ricoveri in Lombardia nei reparti di medicina (quindi non di terapia insentiva) siano aumentati di quasi il 40%. Ieri altri due posti letto in più occupati hanno portato il conto totale dei pazienti lombardi a 1225. Solo un mese fa erano meno della metà.

Crescono anche i numeri dei pazienti più gravi, quelli in rianimazione. Nella sola giornata di ieri 6 ricoveri in più con un incremento di quasi il 4% in 24 ore e del 45% nel solo mese di dicembre. Ora i posti in terapia intensiva occupati sono 160, a fine novembre erano 103.

Il confronto con il 2020

Come evidenziato nell’edizione di sabato del giornale, la maggior parte dei pazienti più gravi in ospedale sono persone che hanno scelto di non proteggersi con i vaccini. E l’effetto della campagna vaccinale sull’andamento della pandemia e, soprattutto, sulle ripercussioni sulla salute sono ben visibili nel confronto tra l’andamento del virus quest’anno rispetto a quanto avvenuto esattamente un anno fa.

Curiosamente il 19 dicembre 2020 in Lombardia avevamo quasi lo stesso identico numero di “attualmente positivi” di quello registrato ieri (poco oltre 67600, con una differenza di sole 15 persone). Una situazione ottimale per confrontare i dati sui ricoveri, perché lo scorso anno con quel numero di contagi avevamo 4495 pazienti in medicina e 592 in terapia intensiva. Esattamente un anno dopo il calo è rispettivamente del 72,7% e del 73%. Considerando le proporzioni tra vaccinati e non vaccinati sul fronte ricoveri (quasi il 50% nei reparti tradizionali, del 65% in rianimazione), se oggi tutti fossimo vaccinati il caso sarebbe decisamente superiore e potrebbe arrivare a toccare il -90% in terapia intensiva e il -86% nei casi meno gravi.

I decessi

Infine il dato sui decessi. Ieri due le vittime comasche per il Covid, mentre in Lombardia sono 18 le persone morte per il virus. Anche qui parliamo di cifre infinitamente diverse rispetto a un anno fa. Il 19 dicembre 2020 in un solo giorno erano morte ben 105 persone. Tre settimane prima le vittime erano state addirittura 208. Numeri nemmeno paragonabili. Che confermano un assioma innegabile dal più accecato no vax: i vaccini salvano la vita alle persone.

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