I turisti stranieri
e i voti alla città
Bella ma noiosa

Sui portali web molto apprezzato il paesaggio.Tra le critiche il lago sporco e la vita notturna inesistente

Cosa pensano gli stranieri di Como? Con la fine della stagione estiva dai giudizi lasciati su internet da chi si è fermato in città emerge una promozione delle vacanze sul Lario. Una città, però, con la doppia personalità: bella e paesaggistica da un lato, trascurata e noiosa dall’altra. Ma andiamo a spulciare i giudizi dei turisti. La maggior parte dei viaggiatori, in particolar modo quelli anglosassoni, si dichiara soddisfatto dalla propria vacanza e promette di tornarci presto.

Molto apprezzato il paesaggio e le passeggiate in riva al lago, ma soprattutto “il modo di vivere”. Diversi turisti valutano positivamente i comaschi che si prendono del tempo per sé: «Bere un caffè o una cioccolata al bar, sedersi a osservare il lago mentre si chiacchiera con un amico/a, farsi un giro in bici per le stradine di Como». Ad affascinare i forestieri è soprattutto il patrimonio artistico, storico e culturale della città, come il Tempio Voltiano, il Duomo, il Broletto, e spostandosi verso il lago Villa Olmo. E piazza Cavour e piazza Volta? «È come tornare indietro nel tempo, ma con una sottile atmosfera moderna» … le ha descritte un viaggiatore.

C’è però chi, invece, ha mosso qualche critica sulla città, a proposito della pulizia e dell’igiene, definendo i bagni pubblici della stazione San Giovanni «sporchi e mal odoranti, quasi peggio dei servizi in Asia e India. È una vergogna». Lamentele arrivano anche sul lago con l’acqua definita «molto sporca e mal curata» con riferimenti poco lusinghieri anche a qualche animale morto galleggiante (anatre, che nelle scorse settimane sono state vittime di un’epidemia e topi). Spiccano poi le proteste dai turisti più giovani che definiscono la città «bella di giorno e noiosa di sera». Accuse che si ripetono ormai da tempo e che muovono anche gli stessi comaschi amanti delle serate di divertimento: «Non c’è vita per i giovani» lamentano in molti contestando la mancanza di locali aperti fino a tardi o luoghi di ritrovo. C’è chi arriva ad affermare: «Sembra quasi che rendere marginale la vita notturna dei ragazzi sia cosa voluta. Una città solo per i più vecchi, insomma».

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