Il cardinale in Consiglio comunale: «Siate sentinelle che additano a traguardi faticosi»

Video Monsignor Oscar Cantoni oggi ha preso parte ai lavori del consiglio e ha rivolto a tutti i presenti un discorso centrato sul ruolo della politica nella società di oggi

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Al consiglio comunale oggi c’è stato anche un ospite fuori dal comune. Invitato dal sindaco, il cardinale Oscar Cantoni ha partecipato ai lavori del consiglio e fin dal primo momento ha sottolineato come l’occasione si sia prestata a riconoscere il coinvolgimento dell’intera società civile nell’entusiasmo per la valorizzazione data a Como agli occhi del mondo grazie alla sua nomina a cardinale.

«Nei miei molteplici interventi - ha detto Monsignor Cantoni- ho cercato di sottolineare come il cardinalato sia espressione non solo di un dono e di una responsabilità rivolta personalmente a me, ma anche una realtà da condividere, quindi un impegno esigente e responsabile da affrontare insieme, con una coerente immagine di una Città moderna, che riconosce, da una parte, le sue potenzialità e quella dei singoli cittadini, le sfide di essere una città di confine nel cuore d’Europa, ma che sa affrontare insieme i problemi reali che coinvolgono e determinano non solo il presente, ma anche il futuro».

Il cardinale ha poi fatto riferimento alle fatiche e difficoltà che la società su diversi piani, dall’Italia al mondo, sta affrontando, invitando però a dimostrare «impegno responsabile e audacia» per attraversare questi tempi duri. «La pace non ha prezzo - ha continuato il cardinale - ed occorre trovare le vie possibili per giungervi in modo che non umilii nessuno».

Non è mancato un riferimento chiaro al ruolo delle autorità politiche presenti: «La società civile e il mondo della cultura invocano poi una gestione “alta” della politica, che sia capace di futuro. Ciascuno, a livello civile, ma anche a livello ecclesiale, è chiamato a portare responsabilmente il proprio mattone per costruire insieme la casa comune, affrontare i problemi con lungimiranza, nel rispetto delle diversità che arricchiscono e che non devono semplicemente contrapporsi».

L’esigenza della società oggi, secondo le parole del cardinale, è rivolta a figure politiche competenti e coraggiose, capaci di collaborare tra di loro nel rispetto delle singole competenze, ma anche «capaci di liberare speranza e sogni, attaccati a una salda tradizione, che non significa però ritornare indietro, ma stimolo per avanzare verso situazioni inedite, con coraggio, positività, e mediante un confronto sincero, leale e coraggioso, tra le singole parti».

Infine Monsignor Cantoni ha invitato a diffidare dalle soluzioni facili, quelle che guardano solo agli interessi immediati di gruppo e suscitano facili consensi: «È necessario aprirsi a prospettive realistiche, fondate sul bene comune, sentendosi responsabili non solo dei problemi dell’oggi, ma anche quelli che possono determinare positivamente il futuro, ossia che riguardano quanti verranno dopo di noi».

Un discorso intenso, che si è concluso con un augurio e una domanda rivolta a tutti i presenti: «Auguro a tutti voi un confronto schietto e sincero, nel rispetto di visioni diverse, ma com-plementari, adottando però sempre una logica di lungimiranza. Siate sentinelle che additano traguardi faticosi, ma significativi e duraturi. Se permettete concludo con una domanda (che rivolgo anche a me stesso e al cammino di Chiesa che stiamo vivendo oggi): quale immagine di società, quale immagine di città, quali scelte positive stiamo preparando per le future generazioni?»

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