Cronaca / Como città
Mercoledì 28 Settembre 2022
Il caso del pontile affondato e l’attacco del sindaco a Csu: «Quasi 400 mila euro dei comaschi»
Molo di Sant’Agostino Dure le parole da parte di Alessandro Rapinese contro Angelo Pozzoni, direttore di Csu: «Mai più gestioni di questa natura»
Il sindaco Alessandro Rapinese sferza Csu e in particolare il direttore Angelo Pozzonisullo scandalo del pontile di Sant’Agostino, costato 375mila euro, realizzato in sei mesi anziché nei 60 giorni previsti e, soprattutto parzialmente inagibile da oltre due mesi. Auspica che vengano accertate le responsabilità e dice senza giri di parole che «gestioni di questa natura non devono più ripetersi».
«Mai più gestioni simili»
«Quei quasi 400mila euro che i comaschi hanno speso per il molo di Sant’Agostino gridano vendetta - commenta il primo cittadino -. Ho monitorato l’evolversi della situazione fin dal primo giorno, ma la latenza nella gestione delle problematiche ci dice molto». Da Csu, solo poche ore fa, a precisa richiesta, avevano chiarito che «a partire dal mese di luglio, in conseguenza al forte abbassamento del livello delle acque del lago, i galleggianti del pontile di Sant’Agostino sono giunti a contatto con il fondale». E il direttore aveva a sua volta detto che «è emerso che il problema è legato al non corretto galleggiamento conseguente al distacco di alcuni compensatori e che non ci sono danni strutturali. Ripristinando i galleggianti il pontile tornerà in linea». Nessuna tempistica di ripristino, se non l’indicazione di un incarico a un’azienda per «la sostituzione dei galleggianti» oltre a un «approfondimento delle cause» e all’ipotesi di «riservarsi di avviare azioni di tutela in merito».
Questioni, queste, su cui Rapinese è netto: «Fossi stato io il direttore di Csu avrei già passato la pratica a un avvocato, ma così non è stato. Mi auguro che venga fatto al più presto e non vedo l’ora che si chiariscano le responsabilità e si risarciscano i comaschi. Ciò non toglie che gestioni di questa natura non devono più ripetersi».
La storia infinita
La storia del rifacimento del pontile è stata costellata da una serie infinita di problemi e la saga ancora non è conclusa. Basta osservare infatti le fotografie o guardare di persona, a Sant’Agostino, le condizioni in cui si trova una parte del nuovo pontile, aperto nel dicembre del 2021 (dopo mesi di ritardi, polemiche e proteste da parte degli utenti e non solo). Chi ha la barca attraccata nella parte inclinata è impossibilitato ad accedervi, oltre al fatto che si tratta di una struttura nuova e, anche dal punto di vista estetico, non dà certo una bella immagine in una delle zone più frequentate della città.
© RIPRODUZIONE RISERVATA