Il distributore Lario Est rischia di chiudere
E il gestore sfida le multinazionali

Il caso del distributore di benzina sulla A9 che dovrebbe passare da Q8 a Tamoil. Società Autostrade: «Sospendere subito il servizio». La replica: «Difendiamo i posti di lavoro»

«C’è un’area di servizio da chiudere». «Niente affatto, noi restiamo qui». La vicenda della stazione “Lario Est” (autostrada A9, tra Cadorago e Fino Mornasco) raccontata nei giorni scorsi da La Provincia sta assumendo i contorni di un braccio di ferro tra Davide - il piccolo gestore, una società che si chiama Lario Gestioni - e un paio di Golia, che hanno le sembianze delle compagnie petrolifere e del colosso Autostrade per l’Italia. Al di là della questione dei prezzi altissimi imposti da Q8 al gestore (30-40 centesimi al litro in più rispetto alla pompa di Villoresi Est, stesso marchio e a soli venti chilometri di distanza), c’è il nodo dei rapporti con la compagnia che dovrebbe subentrare a Q8. La gara indetta da Autostrade è stata vinta da Tamoil, ma l’accordo con il gestore è ancora lontano (quest’ultimo parla di «condizioni inaccettabili» in quanto non in linea con il decreto ministeriale che detta le regole da rispettare in questi casi), nel frattempo però la stessa società concessionaria della A9 insiste affinché la stazione di servizio venga smantellata a brevissimo. Ed eccoci arrivati al cuore del problema: i gestori fanno sapere che non hanno «alcuna intenzione di accettare la chiusura» e andarsene, anche per «tutelare nove posti di lavoro». Proprio i lavoratori oggi incontreranno i sindacati del settore per studiare possibili contromosse.

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